Elezioni comunali a Grumello Cremonese. Gli avvocati di Albino Gorini: "Ok al riconteggio: il destino del comune di gioca su due schede". Il candidato sindaco aveva perso per un solo voto
"Dalla documentazione prodotta e dalla costante giurisprudenza, è emerso l'orientamento di far verificare l'effettiva volontà espressa dall'elettore. Un principio fissato da consolidata giurisprudenza e dalle stesse Istruzioni Ministeriali, di fa prevalere il voto espresso per la lista sul voto di preferenza per il consigliere. La partita si gioca quindi sull'interpretazione di due schede, che seppur imprecise, dimostrano chiaramente la volontà dell'elettore di preferire una lista all'altra". Lo dicono oggi gli avvocati Anila Halili e Erminio Mola (entrambi del Foro di Cremona) e l'avvocato Ilda Bego (del Foro di Modena), che tutelano gli interessi di Albino Carlo Gorini che aveva partecipato, come candidato sindaco, alle recenti elezioni amministrative nel comune di Grumello Cremonese alla vigilia dell'udienza davanti al Tar di Brescia fissata per l'11 dicembre.
"Nell'udienza - spiegano i legali - si deciderà la sorte della sindaca Maria Maddalena Visigalli, che fu riproclamata per un secondo mandato dopo le elezioni amministrative del 8-9 giugno, nel comune di Grumello Cremonese ed Uniti, con la vittoria di un soffio e per un solo voto sul candidato sfidante Gorini Albino Carlo. Noi come legali dello sfidante abbiamo presentato un ricorso che tendeva a chiedere il riconteggio delle schede nulle e bianche delle tre sezioni elettorali del comune. Ed ora il procedimento è entrato nel vivo con l'ammissibilità della richiesta di riconteggio e l'ordine alla Prefettura (che aveva negato ai ricorrenti, in prima battuta, l'accesso agli atti e verbali) di conferire tutta la documentazione a sua disposizione, al TAR e successive note scritte scambiate tra le parti".
"Nella nostra memoria nè stata sollevata la totale carenza di equidistanza nella costituzione del comune di Grumello Cremonese, che si schiera a favore del sindaco proclamato, e non mantiene il giusto equilibrio tra le due posizioni, chiedendo il rigetto del ricorso, con violazione della "par condicio", concludono i due avvocati.
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