Festival Monteverdi nell'Olimpo della Musica. Mercoledì a Roma al Ministero della Cultura la presentazione. Un riconoscimento (anche economico) al grande concittadino negato in vita dalle corti padane
Sarà felice Claudio Monteverdi quasi alla vigilia della presentazione del Festival a lui dedicato nella sua Cremona targato 2025 (Sala Spadolini del Ministero della Cultura di Roma - mercoledì 19 febbraio, ore 12): finalmente ha avuto il giusto risarcimento, soprattutto economico, che, in vita, gli era stato negato dai vari signori delle corti padane e in particolare dai duchi di Mantova.
Oggi, invece, lo Stato italiano ha stabilito, per legge (23 maggio 2024), un contributo di un milione di euro all’anno per il triennio 2024/2025/2026 alla Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona proprio per celebrare la sua arte. La sua opera. Il suo genio di inventore del melodramma moderno. Di creatore assoluto di nuovo modo di fare musica nel mondo di allora: la cosiddetta seconda prattica. Il suo Festival, il Monteverdi Festival, ora è così al pari di altre prestigiose manifestazioni italiane: il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Festival Pucciniano di Torre del Lago, il Festival dei Due Mondi di Spoleto e il Festival Verdi di Parma. L’olimpo della musica.
Insomma, noi che siamo i suoi posteri lo abbiamo risarcito delle molte ingiustizie economiche patite in vita. Monteverdi di queste vessazioni, per altro, non ne ha mai fatto mistero. Anzi, da persona schietta qual è stata, le ha messe nero su bianco in numerosissime lettere inviate alle corti padane dell’epoca.
Basti pensare a quanto scrive nel 1608 ad Annibale Chieppo, segretario del duca di Mantova.
…se mi ha fatto favore in farmi avere occasioni tante e tante di essere adimandato da S.A.S. mi ha anco fatto questo danno, che il Sig. Duca sempre m’ha parlato per faticarmi, et non mai per portarmi qualche allegrezza d’utile…
Più avanti, nella stessa lettera, il disappunto per il mancato pagamento per le musiche composte per il matrimonio tra Francesco IV Gonzaga e Margherita di Savoia, diventa ancora più forte ed esplicito.
…l’anno passato a Mantova per le fatiche delle nozze mi promise dico quello che V.S. Ill.ma può vedere in questa sua che l’invio, et poi alla fine nulla è stato e se pure ho ahuto, ho ahuto mille et cinquecento versi da mettere in musica….
Sempre in quel terribile 1608, fu addirittura costretto, a rinfacciare ai ‘signori’ di Mantova di averlo privato dello stipendio della consorte, la povera Claudia Cattaneo deceduta l’anno precedente: il 10 settembre del 1607 a Cremona. Una morte che l’aveva gettato in condizioni gravissime: era rimasto solo e con i figli da mantenere. E pure pressato dagli usurai ‘ebrei’ che gli richiedevano di restituire i debiti contratti con loro.
Così appunta, pieno di disperazione, alla corte mantovana.
… so che molto bene Sua Altezza Serenissima, morta la signora Claudia, fece risoluzione di lasciarmi la provigione sua di 94 scudi; ma
gionto io a Mantoa, subbito egli cangiò pensiero, così non diede tal comissione, per mia disgrazia…
Di questo risarcimento postumo va dato merito alla politica che, in maniera bipartisan, ha contribuito, in Parlamento, ad approvare all’umanità una norma che può permettere di allestire un grande festival. Di questo salto epocale nella dialettica tra i partiti per il bene comune e del programma, che resta ovviamente riservato fino al giorno della presentazione ne parleranno l’Onorevole Gianmarco Mazzi, sottosegretario di Stato alla Cultura; Andrea Virgilio, sindaco di Cremona; Federico D.F. Sacchi, presidente Comitato Salvaguardia Canto Lirico Italiano; Antonio Greco, Direttore Musicale Principale Monteverdi Festival e Andrea Cigni, Direttore Artistico Monteverdi Festival. Alberto Mattioli, comunicazione e relazioni esterne Teatro Ponchielli, sarà il moderatore all’evento.
Io la Musica son, ch'ai dolci accenti – canta la Musica nel Prologo dell’Orfeo – Sò far tranquillo ogni turbato core, Et hor di nobil ira, et hor d'Amore Poss'infiammar le più gelate menti.
Che questa nuova edizione del Festival possa veramente portare tranquillità in questi nostri contemporanei cuori turbati da mille ingiustizie e contestualmente accenderli di rinnovati sentimenti d’amore.
Musicologo
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