Motorizzazione Civile, nuovo tentativo di truffa all'esame della patente. Cinque denunciati per uso di auricolari nascosti e uno per sostituzione di persona
Si è presentato presso gli uffici della Motorizzazione Civile di Cremona per affrontare l’esame per la patente di guida con i documenti di altra persona, sostituendosi al vero candidato. E una volta sul posto, i militari hanno controllato tutti i presenti, verificando che altri cinque avevano apparati elettronici ricetrasmittenti occultati tra gli indumenti e auricolari in modo da collegarsi con qualcuno che li aiutava dall’esterno e che era pronto a fornire tutte le risposte necessarie alle domande al fine di superare l’esame teorico. E nessuno dei sei ha sostenuto l’esame, ma ha concluso la mattina presso la caserma Santa Lucia dove sono stati accompagnati dai Carabinieri della Sezione Radiomobile con il supporto della Stazione di Cremona. Cinque di loro, tutti cittadini stranieri di età compresa tra i 27 e i 44 anni, residenti nelle province di Milano, Brescia e Mantova, tre dei quali con precedenti di polizia, sono stati denunciati per avere tentato di truffare gli esaminatori all’accertamento teorico per il conseguimento della patente mentre il sesto uomo, un cittadino straniero di 46 anni residente in provincia di Parma, è stato denunciato per sostituzione di persona.
Verso le 09.00 del 6 febbraio gli esaminatori degli uffici di via Boschetto hanno chiesto l’intervento dei carabinieri perché avevano scoperto che un candidato in procinto di svolgere l’esame si era sostituito al vero candidato. Infatti, il 46enne aveva presentato un documento di identità con una foto ritraente una persona con tratti somatici completamente diversi. L’uomo è stato controllato dai militari e ha ammesso immediatamente di essere un altro, fornendo le sue vere generalità. Era in possesso di una carta d’identità e di un permesso di soggiorno del vero candidato che non si è presentato ed entrambi i documenti sono stati sequestrati dai militari intervenuti.
In quel frangente, i tecnici della Motorizzazione hanno effettuato con i militari un controllo su tutti gli altri candidati, notando che molti di loro erano particolarmente agitati per la presenza dei carabinieri. Alcuni effettuavano strani movimenti per raggiungere la posizione più favorevole e si toccavano le orecchie e, di conseguenza, i controlli sono stati approfonditi.
E cinque di loro sono stati sorpresi mentre tentavano di barare perché tutti avevano gli smartphone nascosti tra gli indumenti in modo che la telecamera potesse riprendere lo schermo del computer utilizzato per sostenere per il test e avevano router wi-fi e auricolari a scomparsa nascosti nelle orecchie, tutta strumentazione idonea a consentire la ricezione e la trasmissione dei dati in modo da ottenere le risposte da chi aiutava da lontano i candidati. Addirittura due di loro avevano creato degli appositi ritagli di pochi centimetri di diametro nelle camicie e nelle felpe che indossavano per permettere ai telefoni cellulari di puntare lo schermo del computer. In un caso addirittura un bottone era staccato dall’abito e utilizzato per camuffare l’obiettivo di una microcamera come nei film di spionaggio: al bottone infatti erano collegati telefono, batteria e router portatile. Inoltre, tutti avevano dei microauricolari all’interno delle orecchie e per alcuni di loro è stato necessario l’accompagnamento presso il pronto soccorso dell’ospedale Maggiore per estrarli perché infilati in profondità. Tutto il materiale è stato posto sequestro.
Per i cinque è stato sospeso l’esame, sono stati accompagnati presso gli uffici della Radiomobile e per loro è scattata la denuncia.
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