23 gennaio 2024

Parma: "Importante rivedere la legge quadro sull'artigianato per ridare nuova linfa al Made in Italy"

E' notizia di ieri che, le imprese artigiane mostrano finalmente il primo consistente saldo attivo dal 2008. Nel 2023, secondo i dati diffusi da Unioncamere, il saldo tra iscrizioni e cessazioni è stato positivo e pari a 4.419 unità. 

"Può sembrare un dato minimale - afferma Marcello Parma, Presidente di CNA Cremona - ma se analizzato guardando il pregresso lascia barlumi di speranza per il futuro. Certo, la strada della ripresa, è ancora lunga e impervia".

L'andamento dell'artigianato mostra infatti luci e ombre in termini di dinamiche settoriali. Trend molto positivo per le costruzioni (+6.739 imprese), che hanno potuto godere ancora della spinta della domanda alimentata dai bonus per l'edilizia, i servizi per la persona (+2.152 imprese) e i servizi per gli edifici e il paesaggio (+1.042), ambito all'interno del quale sono comprese le imprese di pulizia.

I settori che hanno accusato una diminuzione del numero delle imprese artigiane sono invece la manifattura (-3.362 imprese), il commercio (-1.311 imprese) e il trasporto/magazzinaggio (-844 imprese). Per quanto riguarda la manifattura il dato riguardante l'artigianato desta più di una preoccupazione: se da un lato infatti la diminuzione ha riguardato pressoché tutti gli ambiti settoriali (l'unico a essere in netta controtendenza è il comparto delle riparazioni e della manutenzione di macchinari, +493 imprese); dall'altro essa va in controtendenza rispetto alla dinamica delle imprese non artigiane il cui numero è invece aumentato lievemente (+400 imprese).

"Anche se il saldo è positivo e viene dopo un anno difficile, contrassegnato da un peggioramento dello scenario geopolitico internazionale e dal permanere di una forte incertezza dell'economia, il dato di ritorno delle imprese del settore manifatturiero è preoccupante, non nascondiamocelo - conclude Parma -. Allo stesso modo sarà importante capire come si evolveranno le imprese di costruzione ora che la spinta dei bonus è destinata a finire. Sono dati che ci fanno dire, ancora una volta, quanto sia importante e urgente aggiornare la legge quadro sull'artigianato. La sua revisione non solo creerebbe terreno fertile per favorire la crescita di un settore fondamentale come è quello del Made in Italy, ma darebbe anche una spinta considerevole all'economia nel suo complesso che, da sempre, risente degli andamenti delle imprese artigiane italiane".


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti