Paziente centenario operato di cataratta al Robbiani di Soresina. "Voglio assistere mia moglie e vedere i miei nipoti"
A cent’anni compiuti, Alberto Medici ha chiesto di sottoporsi ad un intervento di cataratta per poter assistere la moglie ipovedente e rivedere i propri nipoti. Il suo desiderio è stato esaudito al Nuovo Robbiani di Soresina, dove l’équipe dell’Oculistica ha accompagnato il paziente dalla prima visita all’intervento, concluso con successo.
Presso la struttura soresinese vengono effettuati circa 500 interventi di cataratta all’anno, grazie alla Sperimentazione pubblico-privata con ASST Cremona voluta da Regione Lombardia. Tra questi l’anziano paziente, che nel mese di novembre si è presentato all’ambulatorio di Oculistica: «Il signor Medici ha una caratteristica unica: la sua età inizia con il numero 1», sottolinea Tommaso Trezzi, direttore sanitario del Robbiani. «Ha 100 anni, di quelli per cui ricontrolli la data di nascita più volte, rimanendo incredulo per la sua vitalità, la sua solarità, l’autonomia e la caparbietà».
FIDUCIA NELLA PROFESSIONALITÀ DEGLI OPERATORI
La richiesta di essere operato di cataratta ha sorpreso non poco l’oculista Laura Regali, che inizialmente ha cercato di riportare il paziente a più sicure riflessioni, per rivalutare la propria volontà. «Il signor Medici ha detto di voler rimanere accanto alla propria moglie, ormai cieca, per poterla aiutare», riferisce Trezzi. «Desidera vedere ancora il mondo ed i propri nipoti. Il paziente ha poi affermato di non aver paura delle possibili complicanze correlate all’intervento, affrontato con fiducia nella professionalità del team coordinato da Matteo Cacciatori, direttore dell’Oculistica di Cremona che sovraintende le attività di sala operatoria presso il Polo Sanitario Nuovo Robbiani di Soresina, interpellato per pianificare e valutare ogni dettaglio della delicata procedura».
Eseguite le doverose valutazioni del caso, Alberto è arrivato in sala operatoria, gestita da Fabrizio Danieli e coordinata dall’Infermiera Silvia Pellini, che con la collega Sabina Calandra hanno effettuato l’intervento. Tutto è andato per il meglio, come confermano i controlli di routine, cui il paziente si è presentato con il solito sorriso e la serenità che l’ha accompagnato in tutto il percorso. Commosso per il recupero ottenuto, ha ringraziato il personale per aver esaudito il suo desiderio permettendogli di vedere nuovamente la propria signora, i nipoti e recuperare la propria autonomia.
UN DESIDERIO PER “SANTA LUCIA”
Cosa ha chiesto il signor Alberto a Santa Lucia? Le tempistiche per l’intervento di cataratta per sua moglie, e un’indicazione per l’intervento all’altro suo occhio. «È così, quando si è inguaribili ottimisti», commenta Trezzi. «Con la coordinatrice Morena Allovisio e la Presidente Alessia Sarzi ringraziamo questo paziente speciale per l’occasione unica che ha regalato: sorridere e gioire con il paziente, un valore oggi non così scontato».
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