Crema ora festeggi al Velodromo Mister Olimpiadi Marco Villa, il Ct più bravo del mondo
Il commissario tecnico delle meraviglie, Mister Olimpiadi Marco Villa da Montodine, ha quindi colpito ancora: dopo l'oro nella madison femminile, l'argento di Ganna, il Bronzo della squadra maschile, il tecnico azzurro (nel suo staff c'è pure Ivan Quaranta da Vaiano Cremasco) nella recente avventura olimpica ha vissuto con emozione l'argento conquistato da Elia Viviani e Simone Consonni, nella "sua" americana, la specialità con la quale, Villa vinse il bronzo olimpico a Sydney 2000 oltre a due titoli mondiali in coppia con Silvio Martinello. Eh già, il commissario tecnico della pista italiana, il più bravo del mondo, si è tolto l'ennesima, meritata, soddisfazione che ha commentato con i media presenti a Parigi, compreso tuttobiciweb. Ah, Villa merita una bella festa al Velodromo di Crema ora, no? Spazio ora alle parole di Villa:
"La nostra Olimpiade? Il gruppo è sempre quello, i nomi sono sempre quelli, si è aggiunto il settore femminile che ha imparato molto dal maschile. I talenti li abbiamo. Siamo arrivati qua come campioni olimpici dell'inseguimento a squadre con i ragazzi e con un titolo mondiale conquistato dalle ragazze due anni fa proprio in questa pista, quando è partito a tutti gli effetti il progetto per Parigi. Ho già spiegato cosa è successo nel quartetto, però il nostro livello è alto e queste medaglie lo dimostrano, non sono assolutamente arrivate gratis. Come la Gran Bretagna lavoriamo bene. Per preparare i Giochi di Londra, Brailsford ha costruito la Sky, improntata per vincere le medaglie alle Olimpiadi. Da quel progetto sono usciti Wiggins, Cavendish, Geraint Thomas... Il modello prestazionale è rimasto quello, adesso hanno Hayter, Vernon che vince le volate e fa la partenza del quartetto. Per vincere le Olimpiadi devi avere quelli forti e quelli forti corrono su strada, devi ritagliare il tempo giusto da dedicare alla pista senza far perdere loro l'attività su strada che è quella che gli dà lo stipendio. Ovviamente sarebbe piaciuto e mi piacerebbe anche adesso avere una squadra di riferimento italiana che potesse trattenere i giovani e permetta loro un percorso come quelli che hanno avuto Viviani, Ganna, Consonni e Milan. Quando ho iniziato ad allenare gli azzurri, 12 anni fa a Londra, Viviani era l'unico atleta che avevamo poi abbiamo fatto sistema. Abbiamo trovato campioni, merito di madre natura, che con il loro talento hanno esaltato il modo in cui stiamo lavorando. Un aggettivo per Elia? Immenso, incredibile, si è allenato come un diciottenne per arrivare pronto a questi Giochi. Per fortuna i suoi compagni lo hanno preso d'esempio già da anni. Peccato non facciano altrettanto tanti direttori sportivi e manager che pensano che mandare i ragazzi in pista non sia una grande idea".
Così parlò mister Villa.
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commenti
Laura e Richi
13 agosto 2024 11:02
Marco immenso e infinito. Il tecnico che tutti al mondo vorrebbero. Ha dimostrato al pianeta intero che il ciclisno su pista è fondamentale per la preparazione di ogni atleta. I risultati parlano da soli. Elogiamo anche la sua infinita umiltà pari solo alla sua professionalità. Grazie Marco!