“Essere o non essere ” a cura di QU.EM. QUINTELEMENTO
Venerdì sera, presso il Centro Culturale Next di via Cadolini, Palazzo Schinchinelli- Martini, ha avuto inizio la terza edizione di “Palcoscenico Cremona”, la rassegna organizzata in città dalla UILT - Unione Italiana Libero Teatro (una federazione di oltre 850 compagnie diffuse in tutta Italia, per circa 17mila soci) e dalla compagnia cremonese QU.EM. quintelemento, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Cremona. Ad aprire la serata è stato il presidente nazionale della UILT, il cremonese Paolo Ascagni.
Lo spettacolo, intitolato “Essere o non essere”, ha avuto come protagonisti sette attori, tutti facenti parte del laboratorio annuale del Centro Culturale Next, lo spazio teatrale della compagnia QU.EM. che, lo ricordiamo, è stato riconosciuto ufficialmente come una delle 18 Sedi Itineranti mondiali della Fondazione Barba- Varley, presieduta da Eugenio Barba, uno dei più grandi maestri di teatro di tutti i tempi, fondatore del leggendario Odin Teatret.
Danio Belloni è uno degli operatori del Centro e ha curato, insieme alla direttrice artistica e regista Francesca Rizzi, l’allestimento delle oltre cento rappresentazioni teatrali della compagnia. “E’ un bel risultato - ci dice sorridendo - che ci ha permesso di radicarci sempre di più nel tessuto artistico cremonese e ci ha condotto in tanti teatri italiani ed esteri, dal Belgio al Marocco alla Spagna. Ed è il laboratorio annuale il fulcro di tutto: un lavoro intenso su sé stessi, dove il teatro è una strumento di crescita personale dentro ad una dinamica di gruppo, secondo la lezione dei grandi maestri del cosiddetto Terzo Teatro”.
A questo proposito, aggiunge Francesca Rizzi, “abbiamo ancora negli occhi le grandi emozioni che ci hanno regalato Eugenio Barba e Julia Varley, che abbiamo ospitato qui da noi una decina di giorni fa: i fondatori stessi del Terzo Teatro!”. E lo spettacolo “Essere o non essere” rappresenta davvero una dimostrazione esemplare di questo modo innovativo di fare teatro, dove l’ispirazione iniziale del celebre monologo di Shakespeare si è mescolata alle suggestioni di altri testi, in particolare Dostoevskij, ma anche al vissuto degli attori-corsisti, che hanno innestato squarci delle loro riflessioni, esperienze e sentimenti, senza filtri né reticenze.
Sabato 12 aprile la rassegna proseguirà con diversi eventi: alle ore 10, il laboratorio di TeknoTeatro al Museo Archeologico San Lorenzo; alle 15 una tavola rotonda su “Nuove prospettive per il Terzo Settore”, nella sede di Confcommercio, a Palazzo Vidoni, preceduta da una ‘installazione’ in movimento, “Identità confuse”; alle 18, al Teatro Monteverdi, la ‘prova aperta’ del Gruppo Giovani UILT; alle 21:30, nel Centro Next, l’incontro/conferenza con il drammaturgo multimediale Andrea Balzola.
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