"Palcoscenico Cremona", Tekno Teatro al Museo Archeologico
La seconda giornata di “Palcoscenico Cremona”, la rassegna organizzata dalla Unione Italiana Libero Teatro e dal Centro Culturale Next, con la collaborazione del Comune di Cremona, è stata, come da programma, la giornata clou. In mattinata è stato riproposto, per il terzo anno consecutivo al Museo Archeologico San Lorenzo, il laboratorio di Tekno Teatro. “Si tratta di esperimento multidisciplinare - ci spiega Francesca Rizzi, direttrice artistica del Centro Next - che mette assieme movimento fisico e riflessione interiore grazie alla connessione dei partecipanti attraverso la musica, trasmessa dalle cuffie Silent System”. Gli ambienti ideali per metterlo in opera sono gli spazi verdi o i palazzi di grande valore artistico o museale; ed è per questo, aggiunge Danio Belloni, operatore del Centro Next, che “il nostro bellissimo Museo Archeologico è un ambiente perfetto per creare una suggestione ancor più potente. Ritrovarci qui è sempre un’esperienza di grande impatto, e ci ha fatto molto piacere la presenza, oggi, dell’assessore alla cultura Rodolfo Bona”.
Nel primo pomeriggio la sede di Confcommercio ha ospitato la tavola rotonda dedicata al Terzo Settore, a cui hanno partecipato il sindaco Andrea Virgilio, l’assessore Luca Burgazzi, il presidente di Confcommercio Cultura Roberto Codazzi, la presidente provinciale del CSV Luisella Lunghi, il presidente nazionale dell’Unione Italiana Libero Teatro Paolo Ascagni.
Ma prima e durante questa riunione, l’antistante cortile è stato ‘attraversato’ da una singolare ed intrigante performance della compagnia QU.EM., che ha realizzato una cosiddetta installazione in movimento, la quale ha attirato la curiosa attenzione di molti passanti. Quattro attori/attrici, con i volti nascosti in una ‘nube’ colorata, hanno reiterato una serie di azioni sceniche in moto continuo, recando con sé, scambiandoseli o appoggiandoli a terra dei piccoli contenitori di vetro, con all’interno disegni di teste in stile surreale. L’idea di base di queste «Identità confuse» ed i relativi disegni sono opera di Sara Cuttone, l’elaborazione scenica e drammaturgica di Francesca Rizzi, le musiche originali di Francesco Cuttone.
Al termine della tavola rotonda, il testimone è passato ai ragazzi del Gruppo Giovani UILT, che alle 18, dopo due giorni di preparazione laboratoriale, hanno messo in scena al Teatro Monteverdi la loro perfomance, briosa, ironica ma anche riflessiva, sotto la sapiente guida del responsabile nazionale Gianluca Vitale e del suo staff.
Per il dopo cena, altro spostamento. E’ stato il Centro Next ad accogliere l’ospite d’onore, il docente e regista Andrea Balzola, nome illustre del circuito sperimentale ed affascinante della drammaturgia multimediale. In un caleidoscopio di foto, immagini e video, Paolo Ascagni ha interagito con lui seguendo un suggestivo percorso di opere scelte, raggruppate per tipologia e finalizzate a sviluppare i multiformi aspetti della scrittura teatrale interconnessa con le moderne tecnologie. “Siamo entusiasti di questo incontro - ci ha detto alla fine lo stesso Ascagni - e credo che la modalità dialogata che abbiamo scelto abbia favorito il coinvolgimento del pubblico. La nostra compagnia lavora molto nel contesto video-teatrale; avere avuto qui da noi un artista come Balzola è stato dunque un dono per la città, un contributo alla crescita culturale e per tutti noi una fortissima emozione”.
La rassegna si concluderà domenica mattina, nel Centro Next, con la presentazione di un importante progetto della UILT nazionale, incentrato sulla metodica dei laboratori.
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