4 settembre 2025

Floriani Mussolini è un ragazzo d’oro ed è uno dei migliori giovani terzini italiana. Lo ha lanciato il calciofilo cremasco “Ivic” Bianchessi

Un anno ed è in azzurro”. Oltre il cognome: come gioca e dove può arrivare Floriani Mussolini, ragazzo d’oro che la stagione scorsa è stato uno dei migliori terzini della Serie B. Chi lo conosce ci ha raccontato che la sua forza è: fregarsene. E fare il calciatore, come ha ribadito nella conferenza di presentazione con la Cremonese: “Sono qui per giocare a calcio e basta. Il cognome ha dato fastidio ad altri, non a me”. Floriani si è presentato con una maglia anti polemica – c’è scritto “Romano” – e buone giocate. S’è preso un rigore, ha sfornato un assist per un gol poi annullato e ha dimostrato che dietro le nove lettere che rimandano al ventennio più tetro del Novecento italiano c’è un calciatore che sogna una telefonata di Gattuso.
Se Floriani è arrivato in Serie A lo deve al cremasco Mauro Bianchessi, ex responsabile del settore giovanile di Milan, Lazio e Monza. Negli anni ha scoperto Donnarumma, Conti, Calabria, Caldara, Pobega, Cutrone, Gagliardini, Cristante, Petagna e tanti altri. Alla lista si può aggiungere Floriani, avuto durante le primavere a Formello. “Ha rischiato di essere scartato dalla Lazio un paio di volte, ma decidevo sempre io”. E quando gli chiediamo del cognome ci tiene a ribadire una cosa: “Per lui non è mai stato un peso, ma neanche per me o per i suoi genitori. Non si sono mai intromessi in questioni calcistiche. Gli feci firmare il primo contratto da professionista perché credevo in lui”. Bianchessi, detto “Ivic”, oggi dirigente del Monza, non ha dubbi: “Se continua così, tempo un anno e lo vedremo in Nazionale”.

Così ha scritto, sulla pagina social della Gazzetta dello Sport, il giornalista Francesco Pietrella.


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