"Erba di casa mia", forse un po' troppa. Le lamentele dei residenti in quartiere Castello sullo stato di marciapiedi, piante, aiuole e sul "giardino pensile" sorto sul torrione

Nella canzone nata dalla penna di Bigazzi e resa celebre da Massimo Ranieri, l'erba di casa richiama un ricordo nostalgico di un amore giovanile. In quartiere Castello, però, inizia ad essere troppa. Le numerose le lamentele dei residenti giunte in redazione ci hanno portato a verificare la situazione che effettivamente non lascia spazio ad interpretazioni: erba alta, cespugli, marciapiedi dissestati, piante con rami secchi a penzoloni e il torrione del trecentesco Castello di Santa Croce è ormai ridotto ad un (involontario) giardino pensile. "Forse non ci considerano perchè non abbiamo il Comitato di Quartiere" ipotizza un residente rammaricato. Il quartiere, in un'area tranquilla della città a due passi dal centro, è una zona residenziale con villette e appartamenti. E' però chiaro desiderio di chi ci abita che da "tranquilla" non si trasformi in "trascurata". Sperando in un rapido intervento degli addetti al verde pubblico, perchè torni ad essere per tutti l'"Erba di casa mia".