31 maggio 2021

"Fermiamo la strage sui luoghi di lavoro", manifestazione davanti alla Prefettura

Questa mattina dalle 9,30 si è tenuto davanti alla Prefettura, in corso Vittorio Emanuele, un presidio di lavoratori organizzato  da Fim-Fiom e Uilm Cremona dal tema "Fermiamo la strage sui luoghi di lavoro". Durante la manifestazione sono stati diffusi alcuni dati. “Da Regione Lombardia, dalle associazioni datoriali e dalle aziende pretendiamo un’azione concreta e condivisa di prevenzione degli infortuni e delle morti sul lavoro!” - si legge nel documento - Il 2020 è stato un anno particolare, il rallentamento o addirittura il fermo produttivo causa pandemia è sotto gli occhi di tutti.  (l’anno scorso complessivamente si sono perse circa 5 miliardi di ore di lavoro ). Nonostante questo i dati che ci vengono consegnati sono preoccupanti! 554.340 denunce d’infortunio sul lavoro; 1.270 con esito mortale, 13 incidenti plurimi per un totale di 27 decessi."

"Nel periodo gennaio-dicembre 2020 si è registrata una diminuzione del 13,6% delle denunce di infortunio sul lavoro, pari a oltre 87mila casi in meno (554.340 casi rispetto alle 641.638 del 2019). - si legge nel documento predisposto dai sindacati -  Ma ad influenzare la flessione è stato solo l’andamento registrato nei primi nove mesi del 2020 (-21,6% rispetto all’analogo periodo del 2019), mentre nell’ultimo trimestre 2020, praticamente dopo l’estate e quindi quando quasi tutte le attività hanno ripreso a pieno regime, si registra un incremento delle denunce del 9,1%, rispetto all’analogo trimestre 2019. Se si prendono in considerazione solo industria e servizi l’incremento nell’ultimo trimestre è del 45,6%. - si legge ancora - Altro dato che ci deve far riflettere e che evidenzia quelle categorie di lavoratori che più di altri sono stati in prima linea in questo anno di Covid, sono i dati legati al genere. Gli infortuni maschili sono in calo del 22,1% mentre quelli femminili crescono del 1,7%. Questo perché il genere femminile ricopre soprattutto quelle professionalità che nei mesi scorsi sono state in prima linea. ( Sanità, assistenza alla persona, pulizie, addetti alla grande distribuzione, ecc….) Altro dato che ci deve far pensare sul nostro sistema di prevenzione è il comparto sanità dove nel 2020 c’è stato un incremento di infortuni del 206% con punte del 750% a Novembre. Casi dovuti in maggioranza ad infezioni da COVID19". 

"Per quanto riguarda gli infortuni mortali il 2020 è stato un anno drammatico, 1270 morti contro i 1089 nel 2019 con un incremento del 16,6%. In merito a morti sul o per il lavoro la nostra provincia è stata una delle province con un incremento maggiore, nel 2019 avevamo avuto 7 casi mortali nel 2020 ne abbiamo avuti 28 con un incremento del 300%".

Infine, "Arrivando al 2021 ed ai dati del primo trimestre di quest’anno si registra ancora un calo di denunce di infortunio rispetto al primo trimestre 2020. Ma c’è già un campanello di allarme perché complessivamente, nel primo trimestre, c’è sicuramente un calo del 1,7% passando da 130.905 del 2020 ai 128.671 casi del 2021, ma ciò è la sintesi di un gennaio/febbraio con un -12% ed un marzo con un +35%. Con la conferma inoltre che la strage nei luoghi di lavoro non si ferma perché nel primo trimestre del 2021 i morti sul lavoro sono aumentati dell’ 11,45% rispetto al 2020 passando da 154 a 185 morti. Alla luce di questi dati a dir poco scioccanti, come cittadini, lavoratori, sindacalisti non possiamo stare a guardare, si deve reagire e far si che tutto questo finisca!!!! Il LAVORO deve tornare ad essere un orgoglio e non la via per la morte!"

 


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