7 dicembre 2024

"La Chiesa di Santa Lucia in Cremona" verrà presentato in chiesa alle 17 di sabato 14 dicembre. All'interno dell'opera le storie, la bellezza e l'arte di una chiesa amata da molti cremonesi

Sabato 14 dicembre, presso la chiesa di Santa Lucia di via Bissolati, si terrà alle 17 la presentazione del libro "La Chiesa di Santa Lucia in Cremona". L'opera contiene al suo interno le immagini e la storia di una chiesa che è più di un semplice edificio, ma un luogo sacro, amato da molti cremonese e non solo, che con la sua bellezza è sempre riuscito ad affascinare chiunque vi entrasse.

Per l'ccasione, interverranno il parroco dell’Unità Pastorale Sant’Omobono, don Antonio Bandirali, la curatrice dell’opera, dott.ssa Silvia Cibolini e il Direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali ed Ecclesiastici della Diocesi di Cremona, don Gianluca Gaiardi. Inoltre, ci saranno anche gli interventi musicali di Marcello Villa e di Alberto Pozzaglio.

La chiesa dedicata a Santa Lucia, che sorge nell’anonima piazza, è una delle più antiche di Cremona; secondo tradizione fu voluta dalla regina Teodolinda nell’ anno 622, dopo la distruzione di Cremona del 603. Questa chiesa sembrerebbe il secondo edificio innalzato dopo il tempio di San Michele. Il vescovo Anselmo la benedì nel giorno 28 ottobre dell’anno 623.


Molti invece, la datano intorno al 1120, come dimostrano alcuni caratteri stilistici di parti superstiti, quale l’abside di sinistra con i beccatelli allungati, tipico dello stile romanico cremonese. Nel secolo XIII la chiesa di Santa Lucia era collegiata, ma il prevosto Cristoforo Brumani l’aveva ceduta ai Chierici regolari Somaschi, per questo la cura delle anime passo alla chiesa di Sant Egidio ed Omobono. I Somaschi però restarono coadiutori della stessa cura sino al 1798, quando vennero soppressi. Nel 1808 essendo stata la parrocchia di S. Egidio e Omobono riunita a quella di S.Agostino, la Chiesa di Santa Lucia fu posta sotto la dipendenza del parroco di S. Pietro.


Riposano in essa le ceneri del vescovo di Sora Marc'Antonio Salomoni cremonese, chierico regolare somasco morto nel 1615 e di altri uomini illustri. L’edificio presenta una sobria facciata in cotto, ricostruita da Giovanni Dattaro alla fine del XVI secolo, ed è scandita da lesene binate poggianti su alto zoccolo e con cornicione aggettante su piccole mensole. Ai lati del timpano si trovano due volute che lo raccordono con l’ordine inferiore. La sommità è alleggerita da pinnacoli piramidali. Al centro della facciata si apre un finestrone settecentesco, in sostituzione del rosone originario. L’Abside di sinistra conserva interessanti frammenti di affreschi appartenenti all’antica decorazione duecentesca ; il catino absidale presenta un’incoronazione della Vergine, affresco ricco di elementi tardo gotici, attribuito ad Antonio De Ferrari e risalente alla prima metà del XV secolo. All’interno della chiesa sono custodite opere pregevoli attribuite a Giovanni Bertesi: secondo altare di sinistra, il terzo di destra, la statua lignea di Santa Lucia e la Crocifissione. L’altare maggiore presenta la tela raffigurante la morte di santa Lucia, opera di Angelo Massarotti. 

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