Per la nebbia, Cremona al settimo posto in Italia. Al primo posto è Rovigo, secondo Alessandria
Con una media di 46,8 giorni – praticamente un mese e mezzo – Cremona rientra nella top ten delle città italiane con più giorni di nebbia, andando a occupare il settimo posto. A dirlo è l’Indice del Clima pubblicato dal Sole 24 Ore sui dati messi a disposizione da 3BMeteo. A dominare la classifica, prevedibilmente, sono le città della Pianura Padana. La classifica prende in esame 107 capoluoghi di provincia e si riferisce in questo caso ad uno dei parametri che vanno a formare il cosiddetto indice climatico complessivo. Negli anni tra il 2014 e il 2024, a guidare la graduatoria relativa al parametro “nebbia", con 56,5 giorni di nebbia all’anno, è Rovigo. Il podio è completato da Alessandria (54,1) e Ferrara (53,3). Seguono Pavia (53,2), Asti (49,8), Lodi (47,8), Cremona (46,8), Vercelli (44,5) e, al nono posto, Mantova. Chiude la top ten Piacenza con 38 giorni di nebbia all’anno. Seguono a ruota Venezia, Ravenna, Padova, Novara e Milano: il capoluogo si piazza dunque al quindicesimo posto su scala nazionale.
Non c'è più la nebbia di una volta, dicono tanti cremonesi, quando la "fümàana" caratterizzava la nostra pianura specialmente tra ottobre e dicembre e quando c'era il proverbio "trè fümàane fà n'àacqua"
Per evitare la nebbia, bisogna andare in montagna (o al mare). Le città meno nebbiose sono Trento, Agrigento, Aosta, Bolzano, Sondrio e Potenza.
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commenti
Disma
4 giugno 2025 10:26
Peccato! Non essere al primo posto, mi dispiace
Vacchelli Rosella
5 giugno 2025 08:01
Non abbiamo il primo posto per la nebbia ma in compenso, si fa per dire, abbiamo il primato europeo per morti precoci da PM 2,5 e inquinanti vari, primato che difficilmente perderemo visto che ora godiamo del contributo all'inquinamento dato dai 155 impianti di biogas e biometano per i quali la nostra provincia è la prima in Italia, tutti finanziati con contributi che noi cittadini paghiamo in bolletta e con contributi (per il 40% a fondo perduto) a titolo PNRR che l'Italia dovrà cominciare a restituire a partire dal 28 .