“Orti nelle Carceri”: 600 pianticelle di pomodoro da Coldiretti Cremona per il prezioso progetto della Società San Vincenzo
Seicento pianticelle di pomodoro cresceranno nella Casa Circondariale di Cremona, affidate alla cura dei detenuti, coordinati e diretti dai volontari della Società San Vincenzo de Paoli Odv di Cremona. Con gioia il direttore di Coldiretti Cremona Paola Bono ha consegnato stamattina le pianticelle a Grazia Trevisi, responsabile San Vincenzo, destinate al progetto “Orti nelle Carceri”.
“Il progetto è attivo in carcere dal 2013. Attualmente sono 45 i detenuti che, coordinati dai nostri volontari, con il responsabile Giovanni Mitri, si prendono cura dell’orto. L’attività si concretizza nella preparazione del terreno, nella messa a dimora e cura delle piante, fino alla raccolta dei prodotti dell’orto - spiega Grazia Trevisi -. Attualmente coltiviamo insalate e pomodori, ma anche meloni, angurie, zucchine, orticole varie. I prodotti raccolti vengono poi consumati dai partecipanti all’iniziativa e dai loro compagni di cella. La parte restante va a beneficio della mensa comune delle carceri”.
“Il progetto è stato accolto favorevolmente dalla direzione dell'Istituto penitenziario, in particolare come strumento di rieducazione, per l'aspetto correttivo che il lavoro orticolo comporta nel processo di riequilibrio e di responsabilizzazione delle persone - prosegue Trevisi -. Ma soprattutto questa attività è apprezzata dagli ospiti carcerati, perché consente loro di impiegare il tempo in maniera proficua, fuori dalle celle, all'aria aperta, di provare la soddisfazione di vedere i prodotti crescere, di sentirsi utili e positivi, dedicandosi ad un progetto con benefici futuri, se considerati come mezzo di riabilitazione e di reinserimento sociale. Tutti i partecipanti lavorano con grande impegno, con vera passione. Di anno in anno aumentano le richieste di partecipazione”.
“Siamo felici di essere parte di questo progetto, così utile e significativo. Cogliamo l’occasione per ringraziare la Società San Vincenzo de Paoli, per averci coinvolti in questa iniziativa e per il prezioso impegno che svolge in aiuto alle persone più fragili della nostra comunità” sottolinea Paola Bono, direttore di Coldiretti Cremona. L’attenzione di Coldiretti Cremona alla realtà del carcere coinvolge anche la presenza del Patronato Epaca: gli operatori del Patronato sono periodicamente presenti per assicurare consulenza gratuita, rispetto alle necessità previdenziali e pensionistiche, alle persone che stanno scontando una pena.
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