16 dicembre 2024

A fine anno la storica edicola Manfredini di via Brescia terminerà l'attività dopo 42 anni. "Vado in pensione, ma spero di riuscire a trovare chi darà seguito alla gestione"

Ha venduto i suoi primi giornali nel lontano 1982, vale a dire 42 anni fa: da allora l'edicola di Ferruccio Manfredini ha sempre portato avanti la sua 'missione' in via Brescia, davanti alla chiesa di San Bernardo e davanti a Palazzo Due Miglia. Ogni giorno, sotto il caldo dell'estate e con il freddo pungente dell'inverno, l'edicola ha rappresentato un punto di rierimento per il quartiere e Ferruccio ha fatto di quel chiosco il suo lavoro di una vita.

Oggi, a distanza di quattro decenni e giunto ormai alla pensione, Manfredini ha deciso di fermarsi e di godersi il meritato riposo, ma non vuole chiudere definitivamente il suo chiosco, per questo da qualche settimana ha esposto il cartello "cedesi attività", con la speranza di trovare qualcuno che si faccia carico di portare avanti il suo lavoro. "Io smetto, al 31 dicembre stop, sono già in pensione da un anno ormai; però vorrei che qualcuno portasse avanti l'attività. Sto valutando un paio di proposte, speriamo di riuscire nei prossimi giorni a concretizzare il tutto per dare continuità all'edicola". Non si tratta quindi di una decisione nata da cattivi affari, bensì la conclusione di un percorso lavorativo durato oltre 40 anni: "Certo, ultimamente si fa più fatica, soprattutto da quando il sottopasso ad un solo senso di marcia ha tagliato fuori buona parte del traffico, poi naturalmente l'on line non aiuta. Però col giro delle consegne a domicilio mi sono tenuto una buona parte di clientela".

Insomma, la fine dell'anno porterà sicuramente una novità per l'edicola storica di San Bernardo: se si tratti di un cambi di gestione o di un addio per sempre, bisognerà attendere i primi giorni di gennaio: "Se nessuno si farà carico di portare avanti l'attività, a inizio anno farò rimuovere definitivamente il chiosco". Se così fosse, sarebbe la settima edicola a chiudere per sempre nell'ultimo anno. 

Michela Garatti


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commenti


PierPiero

16 dicembre 2024 12:14

Più che un lavoro, questa è una missione.
Fare l'edicolante vuol dire impegnarsi ben oltre le 8 ore giornaliere. Poi se fai anche le consegne a domicilio, l'impegno aumenta. Sei un imprenditore, non esiste il fermarsi per malattia.

Tanto di cappello a chi l'ha fatto e chi ancora lo vorrà fare ma, temo, non solo non sembra una attività dalla quale ricavare il giusto compenso a fronte del gravoso impegno, vieppiù la crisi dei quotidiani e dell'editoria in generale non invoglia certo ad imbarcarsi in una simile attività.