A Zibello (Parma) i presepi negli antichi legni del Po, a scopo benefico. L'iniziativa di Paolo Panni
Gli antichi legni del Grande fiume, rimasti sommersi per secoli tra le acque del Po e “restituiti” durante le ultime magra, <rinascono> e diventano presepi. L’iniziativa è di Paolo Panni, conosciuto anche col nome di “Eremita del Po” dato dal fatto che quotidianamente vive e frequenta gli ambienti del fiume in assoluta solitudine, per sua stessa volontà. Una scelta tanto semplice quanto chiara fatta per “vivere in silenzio, osservando, rispettando e vivendo tutto ciò che il Creato è in grado di offrire, in modo essenziale, lungo quel fiume che è custode delle storie e delle vicende delle nostre terre. Quelle terre – dice lo stesso “Eremita del Po” – di cui è fonte di vita da sempre nelle quali, nel bene e nel male, è protagonista”.
Durante le sue camminate lungo gli spiaggioni del Po, sia sulla riva emiliana che su quella lombarda, Paolo Panni ha raccolto legni dalle forme più originali e svariate, li ha conservati e li ha fatti rivivere, a suo modo, creandovi presepi. Li ha esposti di fronte alla sua abitazione di Zibello e tutti, fino all’Epifania, li possono visitare. Lasciando, se vorranno, una piccola offerta che l’autore utilizzerà, a scopo benefico, per l’acquisto, sul territorio, di generi alimentari da destinare a famiglie in difficoltà economica. “Le nuove povertà – osserva lui stesso – sono purtroppo in costante aumento, anche nelle nostre zone e di questo dobbiamo prendere coscienza. Nessuno di noi, purtroppo, ha la soluzione per risolverle. Ma tutti possiamo fare qualche piccolo gesto consapevoli del fatto che tanti piccoli gesti, messi insieme, possono anche portare a cose importanti, magari dando beneficio a chi, di un aiuto, ha bisogno. Chi vorrà – conclude l’autore – potrà anche lasciare un dono, in prodotti alimentari, da lasciare semplicemente in cortile. Con un grazie, fin da ora, a tutti coloro che aiuteranno ad aiutare”.
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