4 luglio 2022

A2A/LGH. La vendita delle partecipate approda in Regione. "I servizi locali di pubblica utilità restino sotto il controllo pubblico"

"I servizi locali essenziali  di pubblica  utilità  devono restare nella gestione e nella disponibilità della collettività”. Esordisce Marco Degli Angeli, consigliere pentastellato di Regione Lombardia, che precisa: “Come M5s lo abbiamo sempre sostenuto: ora che la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha riconosciuto, attraverso sentenza, questo principio, chiediamo al Consiglio della Lombardia di impegnare il governo regionale a prendere una posizione”.
La questione è semplice: “I servizi locali, come possono essere quelli legati alla gestione del trasporto pubblico, l'acqua o dei rifiuti, devono restare nel controllo delle istituzioni e degli enti che rappresentano la collettività o possono essere venduti o svenduti alle società private?”. Se lo domanda Degli Angeli, quando però la Corte europea si è espressa in maniera inequivocabile, disponendo la decadenza dei servizi affidati in house successivamente al loro conferimento, anche a seguito di gara pubblica, a enti non soggetti al controllo analogo. 
 
Aggiunge Degli Angeli: “Allo stesso modo, su casi sovrapponibili riguardanti servizi pubblici ceduti senza gara, si è espresso il TAR e l'ANAC con parere negativo in relazione alla operazione straordinaria tra A2A e LGH, che ha coinvolto i comuni di Crema, Cremona, Lodi, Pavia e Rovato”. 
 
Quello di a2a/lgh  non è però l’unico caso in Lombardia. Molteplici sono infatti le analoghe procedure relative alla cessione di servizi da parte di enti locali a multiutility che, allo stato attuale, potrebbero essere soggette a ricorsi o peggio, soggette a richieste danni, come nel caso di Seregno. 
 
Fino ad oggi - precisa il consigliere - il sindaco Galimberti e l'ex sindaco di Crema Stefania Bonaldi hanno fatto spallucce davanti all'interessamento della guardia di finanza e ai pareri dell'ANAC. 
In attesa che il sindaco di Cremona, il nuovo sindaco di Crema Fabio Bergamaschi e il suo omologo lodigiano Furegato, assieme ai rispettivi consigli comunali ci facciano finalmente sapere cosa vogliono fare, il potere sostitutivo della Regione consente al governo regionale di attuare le sentenze citate, evitando in questo modo eventuali danni erariali a Regione, anche a fronte di una possibile procedura di infrazione comunitaria”. 
 
Conclude Degli Angeli: “Il Consiglio regionale, domani 5 luglio, dovrà scegliere se tutelare i cittadini lombardi di fronte al rischio di sanzioni, che finirebbero per ripercuotersi sulle loro tasche, verosimilmente in termini di bollette più salate, oppure se decidere deliberatamente di ignorare le sentenze del Consiglio di Stato e della Corte europea (Mozione 799 - Iniziative in relazione alla più recente giurisprudenza comunitaria e nazionale sui servizi pubblici locali ndr). Chiediamo inoltre l’istituzione del Garante dei servizi locali di interesse economico generale, già previsto dalla legislazione regionale ma mai attuato”.
 


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commenti


michele de crecchio

7 luglio 2022 21:52

A mio convinto parere, tutti i servizi di pubblica utilità dovrebbero essere gestiti solo da enti pubblici. Nel caso di gestioni scorrette , le penalità da applicarsi dovrebbero essere almeno il doppio di quelle applicate nel caso di servizi privati ed ai riconosciuti colpevoli non dovrebbe essere consentito assumere altri incarichi di interesse pubblico.