Addio ad altre due edicole: già chiusa l'Edicola della Salute dell'Ospedale Maggiore mentre tra pochi giorni l'edicola di Porta Romana abbasserà definitivamente la saracinesca
Ancora due edicole che chiudono, in due punti strategici della città: parliamo della 'Edicola della Salute' dell'Ospedale Maggiore e dell'edicola di Porta Romana.
Nei mesi scorsi abbiamo in più riprese raccontato il lento ed inesorabile spopolamento dei chioschi e delle rivendite di giornali e riviste, da Piazza della Pace alle due edicole della Galleria XXV Aprile, da Porta Venezia a via dei Classici ed anche sul territorio si sono registrate diverse chiusure. Ora altre due saracinesche si abbassano definitivamente senza nessun interesse da parte di acquirenti intenzionati a portare avanti l'attività.
L'edicola dell'ospedale, La boutique della salute (in realtà era anche un punto vendita di prodotti ortopedici e sanitari), è già definitivamente chiusa e sulla porta della struttura si trova un cartello di saluto e commiato, con i ringraziamenti e il rammarico per aver terminato l'esperienza, indicando anche che l'attività di prodotti ortopedici prosegue sì, ma nei due punti vendita in centro a Cremona. Ma sicuramente chi è ricoverato in ospedale e vuole acquistare una rivista o un quotidiano per ingannare l'attesa nelle giornate di stop forzato, non potrà più farlo in autonomia semplicemente scendendo nell'atrio. Allo stesso modo chi viene dimesso dai reparti o dal pronto soccorso e si trova nella necessità di acquistare prodotti sanitari o ortopedici ora non ha più la possibilità di farlo direttamente in loco ma deve muoversi in centro città.
Questa edicola era stata riaperta solo un paio di anni fa, precisamente il 17 ottobre del 2022, in appalto con la dirigenza dell'ospedale; terminati i due anni di appalto e non essendosi rinnovato l'accordo, il destino inesorabile è stato quello della chiusura definitiva, anche perchè non risulta nessun altro interessato a portare avanti la gestione. Da un paio di giorni dunque l'edicola non è più attiva e sulla sua vetrina sono comparsi gli avvisi che spiegano della fine dell'attività, con il rammarico dei titolari e dei numerosi clienti che ogni giorno transitano nell'atrio dell'ospedale e che erano abituati a fermarsi per acquistare un quotidiano o una rivista.
Chiuderà invece tra pochi giorni l'edicola di Porta Romana dopo ben 19 anni di attività (iniziata ad ottobre del 2005). Oggi al suo interno gli scaffali e le mensole sono già vuoti, a testimoniare l'imminente chiusura. Una scelta amara, dettata da esigenze personali e famigliari che hanno portato i titolari a convogliare le proprie forze sull'altra edicola di proprietà, quella di via Fabio Filzi. Ma qui a Porta Romana nessuno si è fatto vivo per manifestare interesse a portare avanti l'attività già ben avviata e consolidata; i motivi sono principalmente due, ossia l'impegno richiesto per la gestione dell'edicola, con la sveglia ogni mattina alle 4 e mezza per andare a prendere i giornali, smistarli, consegnarli, ogni giorno della settimana, domenica compresa. Il tutto in un momento storico in cui i giornali cartacei vengono letti sempre meno a vantaggio dell'on-line, ed anche gli articoli di cartoleria non sono più particolarmente richiesti, dal momento che nella grande distribuzione, in ogni punto vendita e supermercato ormai, vengono venduti giornali e riviste creando una concorrenza molto incisiva nei confronti delle edicole.
Il deserto delle edicole quindi dilaga sempre di più nella nostra città, creando un vuoto sul piano economico ma, soprattutto, sul piano sociale perchè l'edicola di quartiere è anche punto di incontro, di discussione sulla partita del giorno prima, momento di conversazione per le persone che vivono sole e che con la scusa di comprare il giornale fanno due passi e si fermano a parlare con l'edicolante, che nel tempo diventa amico e confidente. Cosa impossibile nel self-service di in un qualsiasi supermercato.
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