Adesso è ufficiale. Nascerà un ipermercato da 14mila metri sulla Paullese (Picenengo). Convocata dal Comune per il 5 dicembre la Conferenza dei Servizi
Adesso è ufficiale. Aprirà un centro commerciale sull'area Cardaminopsis, probabilmente un grande ipermercato con alcune aree artigianali a 4 chilometri dal rondò della Paullese a Picenengo, grazie all'autorizzazione regionale sulle grandi aree. Ieri l'Ufficio Commercio del Comune di Cremona ha convocato la Conferenza dei Servizi per il prossimo 5 dicembre avente per oggetto "Procedimento di rilascio autorizzazione per apertura di Grande Struttura di Vendita tipo Centro Commerciale di cui all'art 9 del Decreto Legislativo 114/1998. Indizione della Conferenza di Servizi". Nel documento si conferma che in data 24/09/2023 è stata presentata domanda di autorizzazione, (Id pratica: 03279250157-21092023-1630, Protocollo Suap: REP_PROV_CR/CR-SUPRO/0024210 del 24/09/2023 - Rif. PG Comune: 75333 del 25/09/2023), da parte dell'operatore economico CARDAMINOPSIS SRL – Società Agricola, per l'apertura di una Grande Struttura di Vendita (GSV) di tipo Centro Commerciale in Cremona, Via Picenengo. Ricordiamo che partecipano alla Conferenza di Servizi, con diritto di voto il Comune di Cremona, la Provincia di Cremona e Regione Lombardia. Sono convocati, a titolo consultivo, i Comuni di prima corona, le Associazioni maggiormente rappresentative del commercio e le Associazioni di rappresentanza dei consumatori e dei lavoratori. Dunque l'iter ufficiale è partito.
La Paullese, la tangenziale e la grande rotatoria avranno un nuovo grande centro commerciale. Dopo il CremonaPo, l'ex Armaguerra, il centro commerciale I Navigli (Rossetto e C.) e gli insediamenti commerciali di via Castelleone, ecco in arrivo un'altra pistola puntata verso il cuore di Cremona che si sta sempre più impoverendo. E' la cosiddetta area della società Cardaminopsis srl, un insieme di 60mila metri quadrati che si affacciano sulla Paullese, delimitati da via de' Berenzani e da via Picenengo di cui 14mila metri a destinazione commerciale ed altrettanti artigianali su due fabbricati distinti. Il piano presentato dalla società (progetto dell'arch. Zanesi) prevede l'accesso da via Picenengo (che sarà allargata) dotandola anche di un percorso pedonale e ciclabile. Prevista anche una fascia alberata. Il Comune incasserà oneri per circa un milione di euro. Trova sempre più conferme che l'area potrebbe essere occupata da un unicvo grandew iper e il candidato potrebbe essere l'IperTosano, una catena veneta (di Cerea) in grande espansione.
Dell'area Cardaminopsis si parla ormai da tanti anni. Un'area già prevista dal Piano del Territorio come commerciale per la quale non è prevista nessuna variante. Originariamente l'area era di 120metri quadrati, e il nome deriva del fiore studiato per la prima volta a Cremona. Ciclicamente dell'area si torna a parlare. Di un Centro Commerciale in zona si discute da almeno trent'anni, ancora prima che arrivasse il Cremona Po. Prima si è parlato di un megainsediamento commerciale (il piano Attuativo è del 1998, scaduto nel 2008, prorogato dalla Giunta Corada al 31 dicembre 2012), poi di un outlet del lusso della multinazionale Foruminvest che lo aveva già pubblicizzato sul suo sito con il nome “Le Ghirlande di Cremona” perchè l’architettura richiamava la skyline della nostra città (la multinazionale si è ritirata dal progetto ad ottobre 2009). Il progetto era stato dimensionato sulle necessità di una città di 70.000 abitanti, ma tenendo presente un bacino di utenza di 250.000 persone nel raggio di 30 minuti di percorrenza. L’area interessata era di circa 120.000 metri quadrati preve- dendo lo sviluppo commerciale di una superficie di 27.502 metri qua-dri di superficie di vendita e scorta con un mix merceologico completo, capace di proporre al cliente un'offerta qualificata e specializzata, con un'area di parcheggio di circa 1800 posti auto.
Poi tutto è caduto nel silenzio fino al 2013 salvo alcuni procedimenti formali.
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commenti
Primo Luigi Pistoni
23 novembre 2023 10:37
Ahhh, mi mancava
Pierpiero
23 novembre 2023 11:22
Io sono senza parole...
Siamo fra le città più inquinate d'Europa.
Siamo fra le province con il più alto consumo di suolo
La Paullese è già sottodimensionata per il traffico veicolare attuale. Con che faccia si autorizza un nuovo centro commerciale? (Io so con che faccia ma non voglio beccarmi una denuncia...)
Carla
23 novembre 2023 12:58
Se ne sentiva proprio la mancanza. Ci sono più supermercati che soldi nel portafoglio per fare gli acquisti.
Il profitto sempre prima delle persone e dell' ambiente. Follia pura!
Rosella
23 novembre 2023 14:44
Sono perfettamente d'accordo, la ns città è satura di supermercati, perché non pensare a rivalutare il centro storico e ai commercianti
Alfredo
24 novembre 2023 07:08
Perché a loro non viene in tasca niente.
Pasquino
23 novembre 2023 13:37
Questa amministrazione non solo di incapaci ma ....
La peggiore di ogni tempo
Presariog
23 novembre 2023 17:05
Veramente il via libera parte dalla regione centro - destra? Forse ?
harry
23 novembre 2023 18:39
Certo, ma gli oneri di urbanizzazione e di costruzione a chi vanno? Alla Regione?
michele de crecchio
25 novembre 2023 17:47
Domanda interessante e opportuna. Se le norme non sono cambiate e se le ricordo bene, il 10 per cento dovrebbe andare alla Curia di Cremona. Il restante dovrebbe rimanere al Comune di Cremona ed essere utilizzato per opere di urbanizzazione, salvo che la convenzione non preveda diversamente.
Sandra piccioni
23 novembre 2023 13:39
Se il comune incasserà circa un milione di euro, il gioco è fatto: rien ne va plus!
Ci sono le scuole che avrebbero bisogno di manutenzione, ma chi se ne importa. Evviva il cemento evviva gli euri!! Diciamolo ai nostri figli! Inculchiamo loro i veri valori della vita.
Presariog
23 novembre 2023 17:10
Chi incasserà sarà la prossima amministrazione!!!!! Centro destra? Visto il vento che tira. Ok parte dalla regione Lombardia.... Centro destra?
harry
24 novembre 2023 11:19
Potrebbe essere anche centro-sinistra. Chissà, si potrebbe preparare il futuro e aver sbagliato i conti, che diventano contesse.
Cece
23 novembre 2023 13:57
Trovo tutto questo a dir poco vergognoso, poi tutti a chiedersi come poter rivitalizzare il centro città che più che agonizzante sembra già morto e sepolto. Per incassare oneri di urbanizzazione si fa scempio del suolo cementificando, tra l'altro da parte di un'amministrazione che in campagna elettorale si professava ultra green stracciandosi le vesti e stralciando la strada sud in nome dell'ecologismo, abbiamo visto quali scempi sia riuscita a fare nel corso della sua amministrazione. Una città sempre più degradata e fatiscente e periferie costellate da centri commerciali spropositati.
Laura
23 novembre 2023 17:34
Ricordiamo a tal proposito la licenza di fare costruire dentro a un parco pubblico!!! L'apoteosi del pensiero green
Alessia
23 novembre 2023 14:10
Bravi!! Il prossimo fatelo sopraelevato all'ipercoop!!! Ma bastaaaa sto centri commerciali!!! Bastaaaa
Valentina
23 novembre 2023 14:48
I supermercati e i centri commerciali aumentano ,ma la cittadinanza è in diminuzione sia per il calo delle nascite che perché i Cremonesi emigrano...perché uno nuovo? Più di tanto i Cremonesi non possono consumare perciò prima o poi assisteremo alla chiusura dei negozi e attività negli altri,avremo tanti centri commerciali mezzi vuoti e squallidi ,perfetto ,mi accontenterei di uno con tutti gli esercizi in funzione ,bei negozi ,cinema e ristoranti funzionanti
Beno
23 novembre 2023 17:31
Una giunta a fine mandato non dovrebbe avere il potere di imporre cose del genere
Gabriele
23 novembre 2023 18:25
Un altro???? Ma bastaaaa ce ne sono già troppi....
C
23 novembre 2023 19:43
È un progetto da bloccare
Patrizia Signorini
24 novembre 2023 06:40
Manica di irresponsabili coloro che perpetuano scelte sbagliate nonostante sia sotto gli occhi di tutti il degrado culturale, sociale ed economico che queste hanno provocato.
Anna Maccabelli
24 novembre 2023 19:37
Sono basita. Sembra che chi ci amministra sia mossa da un unico pensiero: aprire supermercati. In città e nell'hinterland, condannando il centro storico a morire e a desertificarsi. Non bastano certo le saltuarie feste a risollevare le sorti di una città che muore.
Antonella
25 novembre 2023 00:36
Secondo i dati raccolti, la concentrazione media di PM2.5 a Cremona ha superato il limite consentito di 10 microgrammi per metro cubo arrivando a cifre preoccupanti. Il 94.2% delle settimane monitorate da gennaio 2018 ad agosto 2023 ha presentato valori superiori a questa soglia critica con conseguenze gravi per la salute dei residenti......
Ma ahimè, diamo spazio ai centri commerciali e distruggiamo i parchi, tanto la vegetazione, l’anima delle aree verdi urbane e periurbane che rinfresca e addolcisce l’ambiente cittadino a che serve? È solo un polmone verde che migliora la qualità del suolo, dell’aria e delle acque e che offre riparo alle numerose specie animali che hanno imparato a convivere a stretto contatto con l’uomo e che migliora il benessere psicofisico per chi vive e lavora, ma che vuoi mai? Che vuoi che sia?
La giustificazione per le continue aperture di Centri commerciali è probabilmente
"INCENTIVARE I POSTI DI LAVORO". Sarebbe tra l'altro interessante conoscere i compensi mensili delle persone che vengono assunte, considerando la quantità di ore e le festività impegnate.... A Cremona ci sono più centri commerciali che soldi da spendere. I piccoli commercianti sono stati messi a terra, prima dalla chiusura del centro città al traffico, è per via dell'inquinamenti 🤣🤣🤣🤣poi dalla continua apertura di aree commerciali.... e qui mi fermo, lascio quindi a libera interpretazione il mio pensiero e parere in tal senso.
Daniro
11 dicembre 2023 09:11
Un milione di euro in realtà non sono nulla rispetto alle ricadute negative di questo nuovo insediamento. Poi bisogna vedere di quali aree di urbanizzazione il Comune dovrà farsi carico in futuro. Purtroppo succede che aree come i parcheggi (ovviamente indispensabili per l'attività commerciale ma non per altri scopi di interesse pubblico) vengano invece considerati come standard urbanistici di interesse pubblico e quindi vengano sia scomputati dagli oneri dovuti, in particolare di urbanizzazione secondaria, e poi ceduti al Comune che, con le tasse pagate da tutti i cittadini, dovrà farsi carico delle manutenzioni, illuminazione, sicurezza, sgombero neve, manutenzione del verde se ci sono alberature. Spero che in questo caso il Comune consideri tali aree come private esclusivamente connesse all'attività commerciale, altrimenti sarebbe l'ennesimo incauto acquisto.