Alla Fondazione Redentore di Castelverde le prime trasformazioni di ASA in OSS
Come annunciato nelle scorse settimane la Fondazione Opera Pia Ss. Redentore Onlus di Castelverde ha iniziato la trasformazione delle Ausiliare Socio-Assistenziali che hanno conseguito la qualifica valida sul territorio lombardo tramite la frequenza di un corso e il superamento dell’esame finale, in Operatrici Socio-Sanitario.
“Dal primo febbraio – spiega il direttore generale, dottor Fabio Bertusi – sono state riqualificate dieci operatrici che hanno fatto esplicita richiesta all’ufficio personale. Nel prossimo mese di marzo procederemo ad altre trasformazioni. Così come proseguiremo ad assumere personale che ha la qualifica in O.S.S.: avere queste competenze, già presenti nel personale in organico all’Opera Pia, è patrimonio di ricchezza che deve essere valorizzato sia a beneficio degli utenti che del percorso professionale di ciascun lavoratore”.
“La riqualifica – aggiunge il Presidente, don Claudio Rasoli - che comporta l’inquadramento contrattuale in una categoria superiore con un conseguente aumento di oltre 1.300 euro lordi annui, mira a valorizzare le specifiche competenze tecniche e relazionali relative all’assistenza diretta alla persona. La Fondazione è pronta ad agevolare in tutti i modi possibili le Asa che nel corso di quest’anno decideranno di conseguire il diploma di OSS. Continua comunque la ricerca anche di A.S.A.”.
Nei giorni scorsi i vertici di Aris e i sindacati di categoria hanno firmato un accordo ponte in vista del rinnovo del contratto che vige anche presso la Fondazione Redentore e che è fermo da 12 anni. Tra i punti salienti dell’accordo è da segnalare un Elemento Retributivo Aggiuntivo per 13 mensilità che sarà assai significativo soprattutto per chi non gode del super-minimo previsto dall’art. 56.
“Il Consiglio di amministrazione – continua don Rasoli – plaude a questo accordo e auspica che le parti arrivino il prima possibile ad un rinnovo del contratto. Il Consiglio di Amministrazione manterrà l’impegno di un premio di produzione aggiuntivo anche per il 2024 che, naturalmente, sarà ricalibrato in base agli aumenti previsti da tale accordo. Per il 2023 sono stati erogati a ciascun dipendente 1.100 euro, in base alle presenze lavorative, sia attraverso il cosiddetto ‘Welfare’ che in busta paga. Abbiamo anche triplicato i premi di rientro e liquidato mensilmente le ore di straordinario che solitamente venivano recuperate. Grazie ad un consolidamento economico-finanziario portato avanti con determinazione e successo dal nostro direttore generale, dottor Fabio Bertusi, abbiamo stanziato e continueremo a stanziare significative risorse a favore del nostro personale, consapevoli dei sacrifici fatti in questi anni difficili per tutto il comparto. Stiamo anche iniziando un significativo processo di riorganizzazione dei reparti con una nuova turnistica, piani di lavoro aggiornati e una maggiore sinergia con alcune figure professionali, come i fisioterapisti: di questo dobbiamo ringraziare il nostro direttore sanitario, dottor Andrea Visigalli, e i suoi più stretti collaboratori”.
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