7 giugno 2024

Amico Osvy: domenica la prima presentazione a Cingia de’ Botti di un libro che lascerà il segno

Sarà a Cingia de’ Botti, in provincia di Cremona, presso la sede sociale di A.M.O., Associazione Marcotti Osvaldo, in via Vidiceto 29, la prima presentazione ufficiale del libro “Amico Osvy scritto dalla penna di Andrea Sozzi, stampato da Fantigrafica ed incorniciato da una copertina d’autore realizzata da Alessandra Belloni. Una giornata che vedrà l’intervento della giornalista Lucilla Granata che dialogherà con gli ospiti e l’intrattenimento musicale dei Carlo Cudéga e i Leon del Dòm. Un appuntamento già da sold out, organizzato in occasione dei festeggiamenti del V° anno di nascita dell’associazione. Ed è proprio per continuare a far vivere gli insegnamenti di Osvaldo Marcotti, Osvy per gli amici, e il suo spirito positivo di affrontare la vita che gli Amici di Osvy, con l’appoggio della famiglia hanno deciso di fondare questo gruppo. Osvaldo era affetto da atrofia muscolare, era diventato ingegnere ed è mancato all’età di quarant’anni, ma nel suo percorso ha lasciato a chi l’ha conosciuto un’importante scuola di vita; nonostante le difficoltà causate dalla malattia per lui nulla era impossibile, diceva: perché non lo posso fare?!  Proprio per queste ragioni lo straordinario gruppo ha deciso di lasciare una testimonianza scritta della vita di Osvaldo per superare le barriere spazio/tempo.

L’idea è nata da Michele Arcari, compagno di Liceo di Osvy, ed è subito è piaciuta a tutto il gruppo. Desideravamo che ci fosse un libro che raccontasse la vita di Osvaldo dall’asilo, il percorso di studi, fino al raggiungimento dell’età adulta – ci racconta Luca Rivaroli Presidente di A.M.O. – è stato un lavoro umanamente difficile, abbiamo ripercorso parte delle nostre vite, abbiamo dovuto attraversare i ricordi, scavare nel nostro passato ma, allo stesso tempo, è stato bello rivedere ogni foto. Siamo molto soddisfatti del risultato finale, crediamo che la penna di Andrea Sozzi sia riuscita nel progetto, in queste pagine c’è Osvaldo, c’è il suo percorso di vita, racconta della sua vita sentimentale, un bel libro per chi l’ha conosciuto, un messaggio importante per chi si trova ad affrontare le difficoltà della vita”.

L’esperienza umana è infinita, affascinante, sconvolgente, travolgente, ogni vita merita di essere vissuta al meglio e, spesso, gli osservatori più attenti hanno la fortuna e il piacere di riconoscere un talento proprio nell’amico più caro, nel compagno di classe, questo è il bello: nessuno è uguale all’altro. Questa credo possa essere l’essenza racchiusa tra le pagine dell’Amico Osvy, scritto con una straordinaria sensibilità da Andrea Sozzi, giornalista ed insegnante cremonese. “Non avevo mai conosciuto Osvaldo, ne avevo sentito parlare da conoscenze comuni, mi sono immediatamente affezionato al progetto, serviva uno sguardo esterno per raccontare Osvy e mi sono sentito onorato che, proprio questo sguardo, abbia potuto essere il mio. Ho incontrato in questi due anni molti dei suoi amici, ho avuto modo di incontrare mamma Tina, il fratello Marco, sono entrato in punta di piedi nel mondo di Osvaldo è stato straordinario, commovente – sottolinea Andrea Sozzi autore del libro – è stato un lavoro di ricerca, un percorso di vita, un viaggio emotivo e filosofico anche dentro me stesso, un periodo in cui mi sono posto molte domande. Ho avuto accesso al diario privato di Osvy, è stato suggestivo, ho inserito alcune parti nel libro ed in questo modo, spesso, mi sono trovato ad avere una sorta di dialogo immaginario con Osvy, mi sono trovato a confrontarmi, ho scritto una storia che si è scritta da sola. L’energia e lo spirito di questo gruppo è straordinaria, sono entrato a far parte della vita del gruppo di amici e della famiglia come se ci conoscessimo da sempre, per me, rappresenta un’esperienza esistenziale. Leggerete la storia di un amico e proprio attraverso la vita di questo amico spero che ogni lettore possa essere attraversato dalla speranza. Anche tra le pagine private di Osvy ho letto di momenti difficili, di sfoghi ma aveva un grande dono: la capacità di amare. La sua malattia l’ha privato di molte cose ma lui è riuscito a trasmettere amore agli altri, i suoi amici erano i suoi angeli. Osvy ci ha consegnato una testimonianza forte”.

La vita di Osvaldo non è stata sicuramente una vita senza ostacoli da superare ma, nonostante la disabilità, ha dimostrato di avere la forza ed il coraggio per non lasciarsi abbattere. La disabilità per lui non era un tabù. Credo di non dover utilizzare retorica per testimoniare la tenacia del suo percorso, lui, sicuramente, non avrebbe apprezzato. Chi, come la sottoscritta ha avuto il piacere di conoscerlo, sapeva bene che la schiettezza ed il linguaggio privo di fronzoli faceva parte della sua essenza.

“Osvy era una persona straordinaria, lo sentiamo talmente vicino nonostante la sua assenza fisica che abbiamo pensato a questo modo per ricordalo, per continuare a mantenere vivo il suo messaggio – spiega Michele Arcari amico ed autore dell’introduzione del libro – spero che libro possa lasciare qualcosa di tangibile che duri nel tempo, lui possedeva la capacità di farti sentire speciale, un messaggio che desideriamo diffondere nelle scuole, una voce di speranza anche per i ragazzi, un insegnamento per non lasciarsi abbattere dalle difficoltà ma affrontando la vita, giorno per giorno, con grinta”. 

Andrea Sozzi ha scritto un romanzo di vita vera, pagine che raccontano la storia di un ragazzo con i suoi moti interiori, con le sue vittorie, con le sue debolezze, un ragazzo, un amico per chi l’ha conosciuto, che ha lasciato un grande insegnamento: il desiderio di condurre la propria esistenza superando l’insieme delle difficoltà dettate dalla sua condizione e dall’ambiente circostante. Ha insegnato la forza di vivere, non di sopravvivere.

“Un romanzo che rappresenta un viaggio così potente e clamoroso nella sua evoluzione così attuale da non poter immaginare nulla di più profondo ed inteso; dove emerge in tutta la sua forza la bellezza dello stare insieme e divertirsi” parole di Claudio Ardigò, critico letterario ed autore della prefazione del libro.

Beatrice Ponzoni


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