8 settembre 2023

Anche a Cremona i Nas trovano irregolarità nelle liste d'attesa e nelle prestazioni ambulatoriali. Segnalati alle Autorità presidi ospedalieri, cliniche e strutture private accreditate. Il video

Nei mesi di luglio ed agosto, i Carabinieri dei NAS, di concerto con il Ministero della Salute, hanno effettuato un’intensa attività di controllo, su tutto il territorio nazionale, al fine di verificare la gestione delle liste di attesa per l’erogazione di prestazioni ambulatoriali, riconducibili a visite specialistiche ed esami diagnostici, afferenti al Servizio sanitario pubblico. Le ispezioni sono state eseguite presso presidi ospedalieri e ambulatori delle aziende sanitarie, compresi gli Istituti di Ricovero e Cura a carattere scientifico, nonché presso le strutture private accreditate, con la finalità di accertare il rispetto dei criteri previsti dal Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA), stilati per assicurare un corretto accesso alle prestazioni fornite dal Servizio sanitario pubblico ed uniformare un’equa e tempestiva erogazione dei servizi sanitari a favore dei cittadini. Sono stati effettuati accessi presso 1.364 tra ospedali, ambulatori e cliniche, sia pubblici che privati in convenzione con il SSN, analizzando 3.884 liste e agende di prenotazione per prestazioni ambulatoriali relative a svariate tipologie di visite mediche specialistiche e di esami diagnostici. Gli accertamenti dei NAS hanno consentito di individuare condotte penalmente rilevanti che hanno determinato il deferimento all’Autorità giudiziaria di 26 tra medici e infermieri, ritenuti responsabili di reati di falsità ideologica e materiale, truffa aggravata, peculato ed interruzione di pubblico servizio.

L’attività ispettiva svolta sull’ingente mole di dati e di riscontri relativi a oltre 3 mila 800 agende ha consentito, inoltre, di rilevare 1.118 situazioni di affanno nella gestione delle liste di attesa e superamento delle tempistiche imposte dalle linee guida del Piano nazionale, pari al 29% di quelle esaminate. Tra le cause più frequenti degli sforamenti delle tempistiche sono state accertate, su 761 agende, carenze funzionali ed organizzative dei presidi ospedalieri e degli ambulatori, diffusa carenza di personale medico e tecnici specializzati che, unitamente alla mancanza di adeguati stanziamenti ed attrezzature, ha determinato il rallentamento dell’esecuzione di prestazioni sanitarie.

Tale slittamento si ripercuote anche nel mancato rispetto delle classi di priorità (Urgente, Breve e Differibile) ricollocate, in 138 casi, in tempistiche entro i 120 gg (Programmabili), non compatibili con i criteri di precedenza ed urgenza. In 195 situazioni i NAS hanno riscontrato la sospensione o la chiusura delle agende di prenotazione, in parte condotte con procedure non consentite oppure determinate dalla carenza o assenza di operatori senza prevederne la sostituzione.

L’intervento dei NAS ha consentito di segnalare ai rispettivi enti di riferimenti locali e regionali le problematiche riscontrate nel corso del monitoraggio, al fine di attuare adeguate misure correttive, permettendo in numerosi casi l’immediata riapertura delle agende di prenotazione che erano state chiuse o sospese, in particolare nel delicato periodo estivo, nonché il ripristino della funzionalità di alcuni sistemi informativi di prenotazione. Come ulteriore aspetto di efficientamento è stata individuata l’estensione dell’obbligo di annullamento delle doppie prenotazioni effettuate dall’utente in più strutture, anche mediante il ricorso a sistemi informativi automatici nonché attraverso una campagna di sensibilizzazione civica.

I Nas di Cremona hanno segnalato alle competenti Autorità Sanitarie i dirigenti di 16 presidi ospedalieri, 2 cliniche e 4 strutture sanitarie private accreditate, dislocati tra le provincie di Mantova, Pavia e Cremona per accertate criticità nella gestione delle agende di prenotazione e nelle tempistiche di erogazione delle prestazioni sanitarie ambulatoriali dispensate oltre i termini previsti dal Protocollo d'Intesa Stato – Regioni e dal “P.N.G.L.A.”, anche con l’ingiustificata chiusura delle agende.

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA




commenti


Franco

8 settembre 2023 13:42

Mettere i nomi di questi intoccabili?

Gianni

8 settembre 2023 14:14

"Anche a Cremona i Nas..." Non comprendo questo stupore... Perché Cremona dovrebbe astenersi dalla mala sanità? Ormai l'etica e morta e sepolta ed il mal'affare regna sovrano ovunque. Siamo una nazione allo sbando totale ed il disinteresse generale di un popolo interessato a quante più stupidate possibili ed avvezzi solo a lamentarsi senza proporsi, non ci salverà da quelle super potenze tiranniche che stanno monopolizzando il pianeta.
Chiudo appoggiando il pensiero di Franco; perché di queste persone, delinquenti come altri non viene fatto nome e cognome?!

Manuel

8 settembre 2023 16:04

Sarà che la democrazia (non ne sono un fanatico) esiga partecipazione ed autolimitazione? Se queste condizioni, parimenti ad altre, risultino fondamentali, come si può conciliare accumulo illimitato di denaro, consumismo sfrenato ed acefalo, con la convivenza democratica?

Donata

8 settembre 2023 15:59

Finalmente hanno capito di controllare.
Anch'io sottoscrivo la richiesta di nomi e cognomi.
Altro che privacy

Gianfranco

8 settembre 2023 16:25

Da tempo va avanti questa abitudine,specialmente da parte dei medici che svolgono attività privata all'esterno delle strutture

Pasquino

8 settembre 2023 19:26

E come al solito poi tutto andrà nell'oblio o nel tempo delle prescrizioni e resterà tutto come prima più di prima

Innominato

8 settembre 2023 19:27

Fumo negli occhi
Tutti contenti
Poveri sciocchi