Anche la droga e riti satanici nell'inchiesta sull'omicidio di Rossella Cominotti. Domani udienza di convalida dell'arresto di Alfredo Zenucchi
C'è anche l'ombra della droga nell'omicidio dell'edicolante di Bonemerse, Rossella Cominotti, uccisa dal marito Alfredo Zenucchi. Infatti nella stanza dell’hotel dove Rossella Cominotti è morta, sono state trovate siringhe ed eroina usate forse dalla 53enne e dal marito, Alfredo Zenucchi (già con un passato da tossicodipendente), nei giorni prima dell’omicidio. Stando a quanto riportato dal quotidiano Repubblica, l’uomo, che avrebbe dovuto togliersi la vita con la moglie, era anche iscritto ad alcuni gruppi Facebook facenti riferimento a sette sataniche. E i riflettori restano, dunque, accesi sull'uomo, il 57enne Alfredo Zenucchi, che ha raccontato di aver sgozzato la moglie con un rasoio, ubbidendo a quel patto di morte siglato insieme prima di partire da Bonemerse (Cremona) per la Liguria. Commesso l'omicidio, avrebbe poi vegliato per due giorni il cadavere, senza riuscire a farla finita e prima di darsi alla fuga. La coppia era scomparsa da quasi due settimane dal Cremonese. Per gli inquirenti non è ancora chiaro se Zenucchi si fosse allontanato dall’hotel per fuggire o per farla finita dopo la morte della moglie. Quel che è certo è che al 57enne, rinchiuso nel carcere di Massa, viene contestato l’omicidio volontario. “Ci sono diverse cose ancora da chiarire”, ammette il procuratore capo di La Spezia Antonio Patrono.
Lunedì 11 dicembre alle 11,30 è invece prevista l’udienza di convalida dell’arresto di Zenucchi, dopodiché verrà disposta l’autopsia sul corpo della donna.
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