24 aprile 2024

Arvedi interessato alla prossima gara per l'Ilva di Taranto. Potrebbe agire insieme agli ucraini di Metinvest. Certamente in campo la tecnologia green Arvedi Esp

Preoccupazione per la situazione in cui versa Acciaierie d'Italia (l'ex Ilva). Oggi l'azienda opera ad un ritmo produttivo molto basso: proiettato sull'anno porterebbe al massimo a una produzione di 1,3 milioni di tonnellate cioè solo un 20% di quei 6 milioni di tonnellate con cui il sistema ex Ilva raggiungerebbe l'equilibrio. Dunque bisogna fare in fretta nel predisporre il nuovo asset societario entro la fine dell'anno. I tre commissari - Giancarlo Quaranta, Giovanni Fiori e Davide Tabarelli – hanno elaborato un piano di azione che è definibile come piano industriale. E, secondo quanto riferisce il Sole24ore, c'è anche il gruppo Arvedi (unico italiano) interessato a lavorare sulla ipotesi di partecipazione alla prossima gara. Sarebbero quattro i gruppi che hanno già manifestato interesse alla partecipazione della prossima gara di aggiudicazione: gli indiani di Steel Mont, gruppo di Mumbai che opera soprattutto nel trading ma anche nella produzione, la cremonese Arvedi, gli ucraini di Metinvest e gli indiani di Vulcan Green Steel, ramo cadetto della famiglia Jindal. Sempre secondo il Sole 24Ore, Arvedi e Metinvest vaglierebbero una doppia soluzione: procedere da soli oppure unire le forze in campo con una offerta congiunta. Ovviamente Arvedi metterebbe in campo la propria tecnologia che è già stata acquisita da 14 impianti nel mondo. Come abbiamo riferito solo qualche giorno fa (leggi qui), anche i cinesi scelgono la tecnologia italiana per rendere green la produzione di acciaio. Il gruppo Zhongshou Special Steel ha commissionato una linea Arvedi Esp a Primetals Technologies per il suo stabilimento di Luanzhou, nella provincia di Hebei. Infatti l’acciaio è un materiale naturalmente sostenibile, poiché il 100% dell’acciaio rottamato può essere riciclato, non perdendo le sue proprietà. Ma si può fare un passo in più: vale a dire una produzione che consenta un taglio di emissioni di Co2 significativo. La tecnologia Arvedi ESP è l'unica ufficialmente certificata per la colata e la laminazione di lastre sottili a zero emissioni di carbonio ed è la più efficiente dal punto di vista energetico per produrre nastri e laminati a caldo di alta qualità. Logico quindi che in una situazione ambientale come quella dell'Ilva di Taranto, si guardi con favore alla tecnologia Arvedi Esp.

 


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commenti


Roberto colomba

26 aprile 2024 06:29

Sarebbe una gioia se l’Ilva andrebbe nelle mani del Gruppo Arvedi. Serietà professionalità da vendere in tutto il mondo. Coraggio Signori…..datevi da fare. 🙏🙏🙏🙏🙏 Cordialità….Roberto