12 marzo 2023

Assemblea a Sergnano su stoccaggio gas e nuovi pozzi. Tante domande senza risposte dalle autorità

SERGNANO- Tanta gente all'incontro pubblico organizzato nel pomeriggio di sabato dal comitato Informare Sergnano nato spontaneamente nelle ultime settimane, e che a dispetto del nome riunisce cittadini di tutto il cremasco. Al centro dell'attenzione il progetto di 38 nuovi pozzi e le trivellazioni che, secondo i piani della Stogit, l'azienda proponente e che già gestisce l'impianto di stoccaggio, interesserà l'area di Sergnano e di Ricengo e che ampierà l'area di stoccaggio di circa 107mila mq. 

Le oltre 70 persone presenti all'evento hanno potuto ascoltare dalla voce di alcuni membri del comitato le conseguenze ed i punti poco chiari di un progetto tanto impattante quanto poco conosciuto. Gli enti locali, a dispetto delle normative europee e nazionali, non hanno infatti ritenuto di fare incontri pubblici informativi, esigenza colmata dall'incontro di oggi da una iniziativa partita dal basso. Le criticità emerse sono molte: il problema della sismicitá indotta, la vulnerabilità della falda acquifera esclusa dai controlli, i vizi procedurali, il non rispetto dei principi di informazione e condivisione con la comunitá residente, l'impatto ambientale, il rischio per l'area archeologica. 

"Il progetto avrà un impatto fortissimo dal punto di vista ambientale, di emissioni In un momento di crisi idrica verranno utilizzati per la realizzazione dei nuovi pozzi 203mila metri cubi d'acqua. Lo Skyline si arricchirà di nuove torri metalliche altre decine di metri (fino a 40m) che emetteranno gasvinquinante in aria. Già oggi dalla centrale vengono generate quantità di gas inquinante corrispondenti a 28mila auto che percorrono ognuna 20mila chilometri nel solo perimetro comunale. - dice Marco Degli Angeli, ex consigliere regionale del Movimento 5 Stelle - A preoccupare anche l'impatto acustico che avrà il cantiere e la possibilità che le abitazioni possano vedere svalutato il loro valore. A tenere banco anche il tema delle eventuali bonifiche delle aree dei pozzi che verranno dismessi. Chi verificherà lo stato di salute del suolo ? Chi pagherà eventuali interventi di risanamento?"


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