2 maggio 2024

Atti violenti di tifosi ospiti e fumogeni dalla curva cremonese: i provvedimenti dopo le indagini della Digos

Nell'ambito della consueta attività di prevenzione e di Polizia Giudiziaria effettuata dalla Questura di Cremona durante le competizioni sportive, in particolare quelle calcistiche, sono stati adottati, nei giorni scorsi, i seguenti provvedimenti sulla scorta delle indagini effettuate dalla DIGOS:

In data 9 marzo u.s., in occasione dell'incontro di calcio "U.S. CREMONESE 1903 – COMO", valevole per il Campionato Nazionale di serie B 2023/2024, durante le fasi dell'evento, un tifoso comasco presente nel settore ospiti "Curva Nord", in un inspiegabile scatto d'ira, ha improvvisamente tirato una serie di calci a un seggiolino della curva provocandone la rottura. Nei giorni successivi, il personale della DIGOS, ha acquisito le immagini relative alle registrazioni del sistema di videosorveglianza di cui lo stadio Giovanni Zini è dotato con lo scopo di visionare ed analizzare l'accaduto e identificare l'autore del fatto. Dalle immagini estrapolate dal settore "curva nord" si è accertato che il danneggiamento aggravato era effettivamente stato realizzato secondo le modalità descritte. Il responsabile del fatto, visivamente individuato dalle immagini delle telecamere, è stato poi identificato grazie alle comparazioni con le immagini riprese all'esterno dello stadio dalla Polizia Scientifica e da quelle delle videocamere poste sui tornelli d'accesso permettendo, al termine delle successive indagini, durate alcuni giorni, di riconoscere ed identificare senza ombra di dubbio la persona che ha commesso il fatto. Il tifoso comasco, residente in quel centro cittadino, è stato indagato alla Procura della Repubblica di Cremona per il reato di danneggiamento aggravato e a suo carico sono in corso le procedure per l'irrogazione del Divieto di accesso a tutte le competizioni sportive da parte della Divisione Anticrimine.

Analogo fatto è accaduto poi in data 01 aprile u.s. durante l'incontro "U.S. CREMONESE – FERALPISALO'". Anche durante quell'incontro un tifoso bresciano ha volutamente preso a calci un seggiolino della curva Nord dello stadio Zini sradicandolo dalla propria sede e spaccandolo. Anche in quell'occasione il tifoso è stato identificato attraverso l'analisi delle immagini delle telecamere a circuito chiuso dello stadio comparate con gli accessi al settore attraverso i biglietti nominativi. Il supporter è stato indagato alla Procura della Repubblica di Cremona per il reato di danneggiamento aggravato e a suo carico sono in corso le procedure per l'irrogazione del Divieto di accesso a tutte le competizioni sportive.

Per quanto concerne la tifoseria locale, durante l'incontro "U.S. CREMONESE – BRESCIA" del 27 gennaio u.s., erano stati accesi, durante la partita, numerosi fumogeni all'interno della curva Sud, alcuni dei quali poi lanciati sul terreno di gioco. Anche in questo caso l'analisi delle riprese delle telecamere interne effettuate dalla DIGOS ha permesso di identificare due tifosi cremonesi resisi responsabili dell'accensione di fumogeni che sono stati quindi indagati per lo specifico reato alla Procura della Repubblica di Cremona e a loro carico è già stato emesso il Divieto di accesso alle competizioni sportive per 1 anno.

Sempre durante l'incontro "U.S. CREMONESE – FERALPISALO'" del 1° aprile u.s., al termine dell'incontro, all'atto del saluto dei giocatori della Cremonese sotto la curva sud, un tifoso locale, dopo averlo acceso, ha lanciato un fumogeno sul terreno di gioco che è caduto nei pressi della porta. Anche in questo caso l'uomo, dopo i necessari accertamenti, è stato identificato e indagato per lo specifico reato e a suo carico verranno avviate le procedure per l'irrogazione del Divieto di accesso alle competizioni sportive.

Le indagini effettuate ed i successivi provvedimenti voluti dal Sig. Questore di Cremona, si rendono necessari per garantire il prosieguo del campionato nel rispetto della normativa specifica, che, ai sensi dell'art. 6-bis della legge n. 401/1989 punisce non solo il lancio ma anche l'utilizzo di strumenti quali, ad esempio, fumogeni, razzi, petardi, mazze e bastoni che possono porre in concreto pericolo l'incolumità delle persone presenti alla manifestazione sportiva. L'obiettivo è quello, oltre al rispetto delle normative vigenti, quello di garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, tutelando tutti coloro che si recano allo stadio senza dover temere di correre pericoli o essere coinvolti in episodi di violenza.   


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