18 novembre 2024

Balzo in avanti di Cremona nella classifica della qualità della vita (+11 posizioni) ma precipita di 40 posizioni per la sicurezza (al 65° posto). Impennata dei morti per tumore

Nella classifica della qualità della vita, la provincia di Cremona guadagna il 25esimo posto, risalendo di ben 11 posizioni rispetto allo scorso anno. Lieve miglioramento anche nella categoria dell'ambiente (anche se sono cambiati i parametri di valutazione, aggiungendo nel computo anche gli sforzi messi in campo per il milgioramento).

Ma quello che preoccupa è il pesante recesso nell'ambito dei reati e sicurezza, dove dal 25esimo posto del 2023 ora siamo franati al 65esimo. E un'alta nota veramente negativa è il dato legato al numero di morti per tumore (conteggiato sulla media dei 100 decessi), dove Cremona dall'8° posto è finita direttamente in coda alla classifica al 105esimo, con una percentuale di quasi 3 morti su 10 causate da un tumore.

Sul fronte sicurezza, che nelle ultime settimane ha interessato la cronaca quotidiana, Cremona perde terreno in modo significativi, vendendo un rialzo dei reati in diversi ambiti, dai tentati omicidi alle violenze sessuali (dal 25esimo posto in classifica siamo crollati al 73esimo, ossia 11 casi ogni 100mila abitanti), dai sequesti di persona allo sfruttamento della prostituzione, ma anche furti in appartamenti, lesioni dolose e truffe o frodi informatiche. 

Di tutt'altro carattere invece i dati sulla sicurezza sociale, dove vengono analizzati i dati sugli inforuni sul lavoro, morti per tumore, incidenti stradali, suicidi, tasso di occupazione e disoccupazione, che vede la nostra provincia balzare sul podio al secondo posto dal dodicesimo dello scorso anno.

Positivo anche il settore ambiente, dove Cremona guadagna 4 posizioni risalendo dal 34esimo al 30esimo posto, benchè rimanga in coda alla classifica per i dati relativi  alle polveri sottili PM 2,5; bene pure il sistema salute, che premia di ben 11 posizioni (dal 37esimo posto al 26esimo); migliorano anche i dati riferiti all'istruione, alla popolazione mentre cresce leggermente il tasso di immigrazione. L'indice di vecchiaia lascia Cremona stabile a metà classifica

A livello generale, è Milano a conquistare il podio classificandosi al primo posto, seguita da Bolzano e Monza e Brianza, nella nuova edizione dell’Indagine annuale sulla qualità della vita 2024 realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, giunta alla 26ª edizione. Servizi, soglia di reddito, infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo, questi i principali elementi di qualità che devono contraddistinguere un centro urbano di grandi dimensioni. In fondo alla classifica Caltanissetta (107ª), insieme a Reggio Calabria (106ª, ha perso 11 posizioni dal 2023) e Agrigento (105ª, caduta di un posto rispetto all’anno precedente).

Lo studio mette in evidenza le città italiane che offrono le migliori condizioni di benessere ai propri abitanti e si articola in nove dimensioni d’analisi:affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza. Bologna e Trento completano il gruppo delle migliori città del 2024, collocandosi rispettivamente al quarto e quinto posto, e si distinguono per la loro capacità di coniugare sviluppo economico, sostenibilità ambientale e alti livelli di sicurezza e benessere. Guardando ai grandi scossoni della classifica, da segnalare in negativo Savona (-20, dal 43° al 63° posto) e in positivo Ferrara(+21, dal 48° al 27° posto).

Rimane ampio il divario tra le province del Centro-Nord e Sud e Isole. Quest’anno si conferma la crescita delle metropoli: province e città metropolitane, soprattutto del Centro-Nord, continuano a mostrare una maggiore capacità di ripresa dagli shock rispetto alle altre aree del Paese. Di riflesso, si fa più netta la separazione tra le regioni del Nord e il Mezzogiorno e Isole, dove crescono aree di disagio sociale e personale. 

foto Riccardo Maverick Rizzi


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commenti


Gianluca

18 novembre 2024 12:58

Permettetemi di dissentire da questa classifica, perché non è possibile conciliare un balzo in avanti della qualità della vita, quando nello stesso titolo si scrive di un balzo in avanti dei morti di tumore. Lasciamo poi perdere la sicurezza in caduta libera ed altro.

Stefano

18 novembre 2024 16:45

Hai ragione. Sembra una pura sciocchezza.

Pasquino

18 novembre 2024 13:03

Impennata morti di tumore ? Perché ? E cosa fanno ? NULLA!!!!!!!!! ANZI BLOCCANO INDAGINI EPIDEMIOLOGICHE

Anonimo

18 novembre 2024 14:02

Fatemi capire balzo in avanti tra tumori e sicurezza peggiorata e si vive meglio? In che senso? Perché se devo avere un lavoro e rischiare la salute preferisco andare a pascolare le capre per tutta la vita

Stefano

18 novembre 2024 16:48

Si vive meglio nel senso che l'acqua del cesso di casa è più scorrevole e la carta igienica che viene direttamente da Gibilterra è più morbida.