14 marzo 2024

Bancarotta e riciclaggio, arrestato l'Amministratore Unico di una Srl di Cremona. Prometteva facili guadagni dall'avvio di una start-up innovativa nel campo della produzione di gelati

Nelle prime ore di ieri è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’Amministratore Unico di una S.r.l. di Cremona dallo stesso portata al fallimento con la complicità di alcuni sodali - nel tempo succedutisi nel ruolo di legali rappresentanti della compagine sociale - dopo aver raccolto ingenti somme, anche da privati risparmiatori con la promessa di facili guadagni legati al prestito obbligazionario sottoscritto, finalizzato all’avvio di una start-up innovativa nel campo della produzione di gelati.

L’attività investigativa, delegata alle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Cremonese dalla Procura della Repubblica di Cremona, è partita da una denuncia/querela per truffa di due risparmiatori sottoscrittori del prestito obbligazionario che, dopo aver ricevuto le prime cedole di rimborso, alla richiesta di rientrare dal prestito, hanno ottenuto solo la vaga promessa della restituzione delle somme investite, mai riavute indietro. Da qui la denuncia per truffa e l’avvio dell’indagine.

Nel corso dell’attività sono stati effettuati accertamenti bancari per verificare l’origine dei fondi accreditati sui conti bancari ed il loro successivo utilizzo. Infatti grazie a falsi aumenti di capitale e false poste di bilancio, i truffatori hanno beneficiato di finanziamenti bancari per oltre 2,5 milioni di euro. La quasi totalità dei fondi accreditati sui rapporti della fallita, sono stati fraudolentemente veicolati sui conti personali degli indagati e su rapporti intestati ad una società sempre riconducibile ai medesimi. Queste ultime condotte hanno permesso di ipotizzare, a loro carico i reati di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e indebita percezione di erogazioni pubbliche, dal momento una parte dei finanziamenti bancari ricevuti erano garantiti dal Mediocredito Centrale.

All’esito delle indagini che hanno visto coinvolte complessivamente 5 persone con ruoli e funzioni diverse all’interno delle compagini societarie, il G.I.P. presso il Tribunale di Cremona ha emesso il provvedimento cautelare, ieri eseguito.

Il procedimento penale verte nella fase delle indagini preliminari e, per il principio della presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.


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