5 novembre 2021

Beltrami (Ance): la cancellazione della cessione del credito rischia di mettere fine ai bonus edilizi

La bozza di legge di Bilancio per il 2022, approvata dal Consiglio dei Ministri e presentata in Parlamento, ha introdotto varie modifiche ai bonus fiscali sugli interventi edilizi. Il presidente di Ance Cremona , Carlo Paolo Beltrami, commenta le modifiche al provvedimento.

Alla vista delle modifiche radicali e impreviste apportate ai bonus fiscali sugli interventi edilizi nella bozza della Legge di Bilancio 2022 si ravvisa la chiara dimostrazione che sia mancato un piano strategico nella definizione delle agevolazioni.

Il provvedimento del Superbonus 110% si è finalmente attivato, ma ora si rischia il blocco”, afferma il presidente Beltrami. Penalizzante è la cancellazione della cessione del credito: “Se verrà confermato l’intervento rischierà di mettere fine ai bonus edilizi. Scomparendo la misura nata per permettere anche alle famiglie a basso reddito di accedere alle detrazioni, per incentivare il più possibile la riqualificazione, penalizzerà gli interventi, facendo calare di conseguenza la domanda”. Verranno create complicazioni ai lavori in essere, ai cantieri già attivi ed in questo modo si costringe la committenza a correre ai ripari per pagare prima i lavori, ricontrattando così gli accordi già presi tra committente e impresa. Con la cancellazione del bonus facciate al 90% c’è inoltre il rischio di dover rielaborare i progetti approvati prima delle modifiche, affossando quindi la possibilità di alimentare il processo di riqualificazione delle nostre città appena messo in moto. Prosegue Beltrami: "Come imprenditori siamo molto perplessi sul disegno di legge complessivo definito dal Governo; il 110% è divenuto effettivo solo dopo la Legge di Semplificazione e la carenza di materie prime e l’aumento esagerato dei prezzi dei materiali ed attrezzature ha rallentato di fatto le lavorazioni".

La proroga del Superbonus 110% è confermata fino al 2025 solo per i condomini, mentre per gli edifici unifamiliari è di soli sei mesi e condizionata agli interventi effettuati sulle prime case da persone con Isee inferiore ai 25mila euro. Tale condizione esclude la maggioranza dei potenziali utilizzatori.

Il vero obiettivo di questo provvedimento, è quello di ampliare il più possibile i lavori di efficientamento energetico e di miglioramento sismico per riqualificare il parco immobiliare nazionale, ottenendo al contempo un effetto di rilancio del settore edile e dell’intera economia del Paese. Queste decisioni rischiano però di mettere fine alla fase di ripresa appena iniziata. In conclusione, il presidente Beltrami aggiunge: "Sentiti anche i colleghi imprenditori riteniamo che ci sia ancora tempo per integrazioni e modifiche fino al termine dell’iter legislativo di fine anno. L’Associazione Costruttori ANCE si sta impegnando affinchè il Governo intervenga per non vanificare i progressi raggiunti nel settore sino ad oggi".


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commenti


Carlo

5 novembre 2021 23:38

La cancellazione del bonus facciate al 90% sta portando la maggior parte dei proprietari alla determinazione di non intervenire sugli immobili. Le pastoie burocratiche hanno bloccato nell'anno in corso molti possibili interventi già programmati nel condomini. Ci si chiede come si possa essere propositivi rispetto al Governo da parte delle imprese e dei proprietari di immobili. Grazie