Bomsori e Hoppe, al Ponchielli il duo magnetico porta Schumann e Tchaikowsky a livelli elevatissimi. Coda di fan a fine concerto per farsi autografare il programma di sala
Proprio nella serata dei duetti sanremesi, al Teatro Ponchielli è andato in scena un "duetto" che valeva la pena non perdere. Anche perché, diciamocelo, il concerto di questa sera in teatro non si troverà in streaming da nessuna parte. Cinta in un meraviglioso abito rosa-lilla, la violinista sudcoreana Bomsori ha calcato il palcoscenico del massimo teatro cittadino accompagnata dal pianista Thomas Hoppe. Il “la” della serata è stato (con la partecipazione di un Guarneri del Gesù del 1725) sulla bellissima sonata per violino e pianoforte n.1 in la minore di Robert Schumann. Bomsori, dall’aspetto timido e fanciullesco, sfoggia un suono caldo, elegante. Atmosfere auliche quelle della Meditation da “Souvenir d’un lieu cher” di Tchaikowsky, in cui la musicista ha dimostrato grandissima padronanza tecnica sopratutto nelle note più acute. Di elevato effetto l’esecuzione del Notturno e Tarantella op.28 di Karol Szymanowski, brano in cui emerge una personalità tutta nuova nella musicista che, trasfigurata, estrae dal cilindro una verve graffiante nei passaggi più serrati. Sempre di livello il sostegno del grande pianista Thomas Hoppe. Nella seconda parte è stata poi la volta di un Debussy come non se ne sentono spesso. La sonata n.3 in sol minore per violino e pianoforte ha raggiunto vette esecutive “da incisione”, dimostrando tutta l’intesa magnetica della coppia di musicisti. Chiude il programma la celebre Fantasia dal “Faust” di Gounod di Henryk Wienjawski. Un programma che in pochissimi potrebbero sostenere in questo modo. Bomsori si conferma la musicista straordinaria che la critica internazionale declama ormai da anni, riuscendo a stregare la sala con capacità tecniche ed interpretative fuori dal comune. Hoppe dal canto suo è davvero fra i migliori pianisti accompagnatori del globo, uno dei pochissimi in grado di portare a termine questa “scalata” di coppia. Pubblico generoso di applausi, meritatissimi, per questo concerto di rara bellezza culminato con due bis chiesti a gran voce. Coda di fan coreani in camerino per farsi autografare il programma di sala. In patria (ma anche fuori), Bomsori è una vera e propria star.
foto Gianpaolo Guarneri/Studio B12
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