3 ottobre 2023

C'era anche Moreno Morello, inviato di Striscia, alla carambola d'auto in via Genala. Il fuggitivo ci ha ripensato e si è presentato ai vigili

Stavolta l'inseguimento non c'è stato. Anzi, non è nemmeno cominciato. “Peccato, poteva essere un'occasione buona”, sorride Moreno Morello. Sì, perché c'era anche lui, lo storico inviato dal linguaggio forbito di 'Striscia la notizia', il principe degli scatti con l'immancabile vestito bianco e della caccia (quasi sempre coronata dal successo) alle truffe, tra i testimoni dell'incidente (per fortuna senza conseguenze sulle persone) che, domenica mattina, ha improvvisamente tirato giù dal letto con un forte boato metà via Genala.
Un giovane ha perso il controllo della Lancia blu che stava guidando e ha travolto, facendola girare su se stessa e finire pericolosamente sul marciapiede, una vettura parcheggiata lungo la strada che, a sua volta, per l'effetto carambola, ne ha danneggiate altre due, anch'esse ferme. L'automobilista ha continuato la sua corsa ma ha dovuto interromperla poche decine di metri dopo a causa di una gomma bucatasi nell'urto precedente. Il ragazzo è poi scappato a piedi. Moreno Morello si trovava lì. “Ero arrivato in città il sabato precedente per partecipare all'inaugurazione del Cremona PalaPadel di Antonio Cabrini - spiega uno dei volti più conosciuti di 'Striscia' -. Il giorno dopo mi sono recato in via Genala perché si era presentata l'occasione di sottopormi a una seduta di crioterapia”.
Intorno alle 9.30, il botto. “Sono uscito dal centro, in strada c'erano già altre persone. Ho visto che quel ragazzo stava procedendo alla constatazione amichevole: era partito con il piede giusto”. A quel punto Morello è tornato sui suoi passi pensando che tutto fosse in via di risoluzione. Ma poco dopo il giovane, probabilmente preso dal panico, se l'è data a gambe lasciandosi dietro le quattro auto incidentate, le tre degli altri e la sua. “Mentre arrivavano i vigili, sono uscito di nuovo per vedere cosa stava succedendo ma ho preferito defilarmi e rientrare. Mi sono detto: magari qualcuno mi riconosce e si rischia di aggiungere confusione a confusione. Non era il caso”. Ci ha scherzato su allora e ci scherza ora. “Ho fatto una battuta: avrebbe potuto essere l'occasione buona per far scattare l'inseguimento, mi trovavo al posto giusto nel momento giusto. Se lo sapevo, potevo mettere a disposizione il mio know-how per andare a ripigliare il tipo. Ma non avevo l'abbigliamento adeguato e i ferri del mestiere”. Per la cronaca: il fuggitivo ci ha ripensato e poco dopo si è presentato dai vigili. “Meglio così”.
 
g.b.


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