Carcere di Cremona, i Radicali chiedono alla ASST delucidazioni sulla sicurezza dei detenuti e dei visitatori
A distanza di un mese dalla visita effettuata al carcere Ca’ del Ferro di Cremona, i Radicali chiedono alla ASST di Cremona massima chiarezza riguardo al rischio di contagio derivante dall’infestazione da parassiti all’interno della struttura, in particolare in relazione alla partecipazione di persone fragili e disabili alle prove di uno spettacolo con detenuti e alla presenza di focolai nel Reparto Protetti.
"Si chiede se corrisponde al vero che l’allarme lanciato dalla delegazione del Partito Radicale dopo la visita del 15 agosto nel carcere Ca’ del Ferro di Cremona sia fondato. Durante la riunione voluta dal Presidente della Provincia di Cremona il 6 settembre scorso, è emerso che il 27 settembre p.v. si terrà uno spettacolo all’interno del carcere con la partecipazione di ragazze e ragazzi con disabilità e detenuti. Si richiede di sapere se a cavallo di tale visita, nonostante la gravità dell’infestazione interna, siano stati effettuati incontri che abbiano esposto a rischio contagio persone fragili e disabili, oltre agli operatori, entrati in carcere per le prove dello spettacolo.
Si chiede altresì conferma se le prove siano continuate anche dopo l’allarme lanciato dal Partito Radicale a margine della visita, denunciato alla Direzione del carcere, alla Garante dei detenuti della provincia di Cremona e alla Direzione sanitaria dell’ASST di Cremona, con grave responsabilità per aver consentito lo svolgimento delle prove in un ambiente carcerario nonostante l’allarme relativo al contatto diretto con detenuti sospetti. Si richiede conferma che lo spettacolo del 27 settembre sia effettivamente confermato e se corrisponde al vero che nella Casa Circondariale siano presenti detenuti affetti da scabbia.
Si chiede inoltre se nella Sezione A (A5, A10, A19; Protetti) siano presenti infestazioni da agenti patogeni, con detenuti che si rivolgono ripetutamente all’infermeria per curare infezioni ricorrenti, richiedendo una diagnosi certa da parte di un dermatologo e alla direzione di procedere alla disinfestazione delle loro celle. Si richiede di sapere perché la Direzione Sanitaria non sia ancora intervenuta per risolvere la grave infestazione mediante una diagnosi certa, nonostante gli interventi effettuati nei mesi di luglio e agosto, e perché al momento non siano stati inviati specialisti per la diagnosi delle infezioni dei detenuti. Si chiede infine di conoscere quali interventi la Direzione sanitaria dell’ASST di Cremona intenda programmare per affrontare la situazione."
Maria Antonietta Farina Coscioni
Maria Teresa Molaschi
Gino Ruggeri
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