Chiude in bellezza la 36ª edizione del Gran Carnevale Cremasco. Affluenza anche da fuori regione, migliaia i visitatori. Proclamato il carro vincitore: ”L’ultima sinfonia”
“Una povera balena con i fanoni pieni di rifiuti cerca di fuggire dal suo destino, ma non tutto è perduto. Siamo ancora in tempo per cancellare i nostri errori e provare a migliorare la salute del nostro mondo. Dobbiamo sbrigarci, però, perché l'ultima sinfonia sta suonando e va interrotta prima che venga suonato l'ultimo accordo...” Così è stato descritto il carro che ha vinto la 36esima edizione del Carnevale Cremasco, proclamato nella terza e ultima sfilata dedicata ai grandi carri allegorici.
E’ il carro L’ULTIMA SINFONIA ispirato al tema della sostenibilità ambientale a salire sul podio.
Animato dal gruppo Barabèt, ha colpito pubblico e giuria popolare, proveniente da fuori città, non solo per il messaggio che arrivava dritto al cuore, ma per la spettacolarità e i soggetti dell’ animazione. Inquietante l’ occhio smarrito e sofferente della balena che esprimeva tutta l’ inquietudine dell’ umanità rispetto al suo destino. Il secondo posto è stato riservato al carro E’ TUTTA UN ‘ALTRA MUSICA animato dalla scuola di danza Next Level; al terzo posto, a pari merito: PESCI FUOR D’ACQUA, animato dal gruppo Oratorio Quade e San Bernardino; ROMANTICA MALINCONIA, animato dalla scuola dell’US Acli “Emozioni in danza”; IL PAESE DELLE MERAVIGLIE, animato dalle ragazze dell‘Istituto Ispe.
Ma insieme ai carri a vincere, anche quest’anno, è stato il clima di festa, la spensieratezza e la gioia che solo il Carnevale Cremasco sa regalare alla città. Non solo per la maestosità e bellezza dei carri che incantano chiunque abbia la fortuna di vederli e di partecipare a questo evento ma, soprattutto, per la capacità di attrarre turisti e visitatori fuori città; molti provenienti da diverse località della Lombardia come Lecco, Monza, Lodi ma alcuni gruppi di turisti e pullman sono arrivati dall’ Emilia Romagna, dalla Sicilia, dal Piemonte.
Il segreto del successo del Carnevale Cremasco, così come hanno colto e rivelato i presentatori, Gianluca Savoldi, Davide Pisati, Michela Fasoli, che hanno intrattenuto il pubblico dal palco montato alle spalle di Porta Ombriano, è il concentrato, il mix di culture diverse che vengono espresse: la samba e i ritmi della musica di San Paolo del Brasile convivono accanto alla maschera tradizionale cremasca, Il Gagèt col so Uchèt; gli sbandieratori piemontesi, accanto alle maschere veneziane; tutto si mischia ed è possibile a Carnevale, in nome dello scherzo, del divertimento e dell’allegria.
La terza e ultima domenica del Carnevale Cremasco, purtroppo la seconda causa maltempo è stata annullata, si è aperta con l’ ospite d’onore, Alessandro Bosio, che è salito sul palco vestito da buon pastore per portare la pace e che ha scaldato subito l’atmosfera cittadina con il suo inno dedicato al Carnevale sulle note di “Andiamo a comandare” di Fabio Rovazzi.
A seguire, le sfilate dei carri e dei gruppi folcloristici. Oltre a quelli in concorso, il carro dedicato alla maschera cremasca il “Gagèt col so uchèt” che apre sempre le danze e tanti altri carri fuori concorso, come il carro “Vita” del gruppo Wild Boys di Franciacorta Erbusco; imponente e coloratissimo è stato apprezzato da tutti per l ‘animazione e le meravigliose maschere artigianali; il carro “Mascotte” con i personaggi Disney, di Crema Live Heart, tra cui spiccava una splendida Barbie e il carro Vintage, animato dal gruppo di Capergnanica.
Per quanto riguarda i gruppi folcloristici, ad esibirsi e sfilare lungo il percorso transennato: gli “Sbandieratori e Musici del palio di Borgo San Marzanotto” (Asti ), il gruppo musicale “Cuori infranti” e il gruppo brasiliano “ Mistura do Brasil”.
“ Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Eugenio Pisati Presidente del Carnevale Cremasco Odv - per l’affluenza di gente che, anche questa domenica, ha riempito la città. Oltre 3.000 le presenze all’ interno del circuito a pagamento, senza contare migliaia di visitatori che hanno affollato Piazza Duomo, dove si tengono tradizionalmente i mercatini, e le vie del centro storico. Sebbene anche quest’anno abbiamo dovuto annullare la seconda sfilata per la pioggia, il bilancio di questa 36esima edizione rimane molto positivo. Le presenze e l’interesse riscontrato confermano che il Carnevale Cremasco è considerato il più importante della Lombardia. Dopo il covid non era scontato che questa splendida tradizione storica potesse sopravvivere con questi numeri. Invece, sia l ‘anno scorso sia quest’anno, siamo rimasti colpiti e sorpresi dall’affetto che la gente ci ha dimostrato. Ringrazio, per questo, tutti i volontaria che, con passione, si dedicano a questa manifestazione. Continueremo sui sentieri già tracciati. Viva il Carnevale Cremasco e all’anno prossimo“.
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