Chiusa con falò e rinfresco la tre giorni della "Merla" di Crotta d'Adda
Si è conclusa con il tradizionale falò la "Merla" di Crotta d'Adda. I tre giorni della Merla, nel gergo comune, sono definiti come i più freddi dell'anno. A Crotta d'Adda questa fetsa popolare è ormai tradizione consolidata e richiama il cosiddetto "turismo di prossimità" da tutta la provincia e da quelle vicine. Ad animare i canti propiziatori il Coro Paolo Asti – Cantoni della Valle dell’Adda diretto da Gianguido Capelli. La compagine conta una quarantina di elementi e accompagna gli eventi dalla sua fondazione nel 1996. Dopo le serate del 29 e del 30 con le esibizioni a Meleti e Maccastorna, sulle rive del fiume si è bruciata "la vecchia", simbolo del vecchio anno che se ne va e si porta dietro tutte le tristezze e le sventure vissute. Si diceva che il falò dovesse bruciare completamente, oppure sarebbe stato un anno sfortunato. Al termine del falò, i presenti si sono ristorati con il rinfresco allestito dagli Amici del fiume.
foto La Torre/Gaimarri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Luigi
1 febbraio 2024 09:33
A Crotta non valevano le misure antiinquinamento imposte in queste settimane da Regione Lombardia che vietavano anche falò?
Magari non fa parte dei comuni interessati?
Paola
9 febbraio 2024 11:45
Quante parole inutili e a vuoto..........il falò non c'era e quello che vede in foto si trova sulla sponda Lodigiana del fiume...........regione non soggetta a regole sull'inquinamento così stupide. E per la cronaca il fumo è arrivato anche a Crotta con buona pace del divieto, che per chi fa queste leggi sembra che si fermi ai confini di regione come se fossero barriera impenetrabile.