Questa la domanda fondamentale che Luca Ghidini, Commissario Cittadino di Forza Italia a Cremona, ha posto ai relatori intervenuti in occasione dell'incontro "Giovani, Formazione e Futuro nell'Economia del Saper Fare", che ha visto anche la partecipazione di Simona Tironi, Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia.
"La formazione professionale non è un ripiego, ma un metodo di apprendimento fondato sulla didattica esperienziale – spiega Paola Brugnoli, Direttrice di Cr.Forma - grazie al quale i giovani hanno modo di confrontarsi con la misura del proprio talento. Questa è stata l'esperienza di Stefan Danut, ventenne, ex studente di Cr.Forma e ora libero professionista nel settore automobilistico. "Dopo la scuola media il Cfp mi ha aiutato a compiere scelte consapevoli, accompagnandomi anche dopo il percorso triennale: dal tirocinio fino all'apprendistato in officina. Trovare giovani lavoratori volenterosi è difficile – dice - ma la responsabilità è anche del genitore che coccola il ragazzo. Noi giovani dovremmo essere spronati a sporcarci le mani, i pantaloni e la giacca. Altrimenti si rischia di voler seguire la strada più facile, ossia quella più sbagliata".
Ma la complessità del mondo del lavoro odierno richiede lo sviluppo di progetti innovativi destinati ad incidere sui territori. Le Fondazioni ITS Academy, come evidenziato da Valentina Nucera, Direttrice dell'ITS Cremonese, non sono solo enti formativi, ma sistemi di attori che coinvolgono scuole superiori, CfP, università e aziende. La collaborazione con queste ultime è tale da avviare percorsi formativi confezionati attorno ai bisogni reali dell'impresa socia. E' il caso di Oleificio Zucchi S.p.A., un'impresa che secondo l'Amministratore Delegato Alessia Zucchi sente forte la missione di essere un attore sociale per i propri lavoratori. "Il tirocinio rappresenta il cuore di questo metodo – spiega – dove il ragazzo e l'azienda avviano un percorso conoscitivo volto a collocare la formazione all'interno della progettualità più coerente rispetto al talento della persona. Ma è la motivazione a fare la differenza. Le competenze vengono dopo".
Le diversità delle esperienze in atto trovano però un punto in comune: la forte esigenza di fare rete per creare filiere formative territoriali. Come spiegato da Emmanuele Massagli, Presidente di Fondazione Ezio Tarantelli, la Riforma Valditara va in questa direzione: consentire agli istituti tecnici e professionali statali cdi proporre cicli di studi quadriennali, purché strutturalmente connessi con i Cfp regionali, con le imprese del territorio e obbligatoriamente dialoganti con un ITS Academy. Il disegno di legge definisce questa rete "campus".
Come ricordato dall'Assessore Tironi, Regione Lombardia è stata la prima ad aderire alla sperimentazione plasmandola sul modello dell'Istruzione e Formazione Professionale lombarda, che oggi in regione forma oltre 70.000 studenti. "Stiamo costruendo la nostra offerta formativa partendo dai bisogni del mondo economico e produttivo. La sfida che ci attende? Far conoscere l'opportunità del "campus" alle famiglie con l'aiuto di ogni istituto formativo lombardo".
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