19 dicembre 2022

Concerto natalizio in Biblioteca Statale. Columbro dirige un oratorio in prima esecuzione italiana del compositore napoletano Nicola Porpora

Continua la collaborazione della Biblioteca con importanti realtà di formazione musicale: è con piacere che è stata quindi accolta la proposta di Giovanni Battista Columbro di proporre, in occasione delle festività natalizie e in collaborazione l'Associazione "Paola Manfredini" di Cremona, l'esecuzione dell'oratorio di Nicola Porpora "La Nascita di Nostro Signore: il Verbo in carne", tratto da un manoscritto del 1748 conservato alla British Library di Londra e trascritto dallo stesso Giovanni Battista Columbro, che dirigerà l'ensemble degli Allievi accademici del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Milano. L'evento si terrà martedì 20 dicembre ore 16.30. Un'occasione per valorizzare il lavoro di ricerca musicologica e l'impegno esecutivo di giovani musicisti, anche nel nome dell'indimenticata Paola Manfredini, oltre che di permettere alla Biblioteca Statale di Cremona di augurare Buone feste alla città.
L'ingresso è libero


Personaggi e interpreti: Umanità e Giustizia ELEONORA MARENZONI (soprano); Pace ELSA BISCARI (contralto); Verità ALESSANDRO VIANELLI (tenore)

Orchestra: Traversieri Andrea Zago Zuccoli, Marco Frigo, Francesco Paoletti, Haowei Du; Violini Ella Biscari, Riccardo D'Ariano, Maria Fern. Martinez; Viola Marta Cinelli; Viola da gamba Virginia Bonaretti; Clavicembalo Marimo Toyoda".

 

Nicola Antonio Porpora (1686 - 1768) nato a Napoli, fu un celebre compositore e notevole didatta. 

Maestro di cappella nelle principali corti europee, fu schietto rivale di G.F. Haendel a Londra. 

Oltre ad essere il maestro di Farinelli compose più di quaranta opere, alcune su testi del Metastasio. 

L’oratorio in musica è un’alta espressione dell’arte compositiva di un autore dove il tessuto armonico e melodico della musica, coadiuvata dal testo, si eleva ancor più. A differenza dell’opera lirica l’oratorio non ha scene, la forza esplicativa ed encomiastica di quanto narrato è affidata esclusivamente alla parola ed alla musica. Da qui l’alta valenza poetica e musicale che spesso gli oratori raggiunsero.

Umanità prega i cieli perché inviino sulla terra, sotto forma d’amore, la giustizia e la pace.

Confinate in cielo sin da piccole Giustizia e Pace riflettono sulle parole di Umanità e considerano le miserie degli uomini sperando di trovare nella Vergine Maria e in suo figlio Gesù “Il verbo in Carne” la consolazione del mondo. 

Verità con le sue sorelle (Giustizia e Pace) osservano la bellezza del Verbo, la parola divina, mentre vedono la stella dell’est dirigersi verso Bethlemme.

Giustizia, Pace e Verità decidono di scendere tra gli uomini, arrivano a Bethlemme: quanta gente presso una culla, e che musica suadente di flauti e pastori! Osservano a lungo la scena con la Vergine e il Bambino, svelando a tutti i presenti il significato pieno del religioso evento: Dal mare d’Atlante al Polo più algente del Verbo nascente s’ammiri l’amor…

 


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