Lo stilista cremasco Andrea Tosetti presenta “Sumud”: moda e arte per la Palestina
Lo stilista cremasco, Andrea Tosetti, sensibile Artigiano della Moda Italiana, ha presentato in questi giorni, il nuovissimo progetto Sumud صمود tramite i propri canali social e sul sito internet andreatosetticollection.com.
E il fantasioso, magico "Sarto d'Italia", tramite questo progetto fotografico e video ha toccato un tema attuale, importante che va oltre l'abito, la moda e il vestire e ha utilizzato un abito come mezzo per comunicare. Il tema trattato è quello della situazione Palestinese in particolar modo a Gaza.
"Non ho potuto stare in silenzio – ha detto alla stampa Andrea - e far finta di niente, ho sentito il bisogno di prendere posizione e di alzare la voce. Le parole a volte non bastano bisogna parlare direttamente al cuore e così ho fatto con l 'arma più forte di cui dispongo cioè la mia arte e la mia moda. Questo progetto vuol essere uno schiaffo volto alle nostre coscienze".
Un team d'eccellenza riunito e voluto dallo stilista, partendo soprattutto dal profondo senso di amicizia e dalla voglia di trasmettere emozioni sentite si è messo al lavoro per cercare una modella d'eccezione, una ragazza Siriana amica di Andrea che ha conosciuto mesi fa dopo un periodo di viaggi e ricerche culturali in medio oriente. "Non volevo una modella qualsiasi volevo una persona che avesse radici e anima che sentisse il messaggio da trasmettere e Scirin è stata perfetta non potevo avere di meglio". Oltre a Scirin Nahas, Tosetti ha coinvolto Luca D'Alise come fotografo (che ha in passato scattato tutti gli abiti della collezione Primrose), il Videomaker Michele Mariani (che ha firmato tra i vari lavori di Tosetti la triade :Ira, Senso di colpa, Dolore ), la stylist Vera Doldi (braccio destro, cuore e anima di Andrea) e Lorenti Cosimo Emanuel ( gia in azione nel progetto Cumbia).
Ed ecco quindi, l'abito della "resistenza" nato dalla kefiah (copricapo tradizionale della cultura araba) simbolo di solidarietà e rispetto al popolo palestinese, reinterpretato e "sacrificato" dallo stilista e reso capospalla con nastri omaggianti i colori della bandiera Palestinese abbinato ad un abito nero asimmetrico che copre un pantalone con carattere e degli stivaletti militari simbolo della resistenza. Un abito che trasmette Eleganza, rispetto e solidarietà ad una cultura e a un popolo che sta lottando per la sopravvivenza.
Sumud è una parola che significa fermezza, perseveranza, resilienza, o resistenza. Non si riferisce direttamente alla lotta armata, ma piuttosto alla capacità di resistere, di rimanere fermi di fronte alle avversità, spesso nel contesto della resistenza nonviolenta. In Palestina, "Sumud" è un concetto culturale, un valore nazionale e una strategia politica, che indica la determinazione del popolo palestinese a rimanere sulla propria terra e preservare la propria identità nonostante l'occupazione.
"La sofferenza di un popolo è la sofferenza dell'intero genere umano e di ognuno di noi – conclude Tosetti - Non può esistere libertà se la vita stessa viene negata e spezzata dalla violenza e dalla forza arrogante della guerra. Ogni persona, donna, bambino o fratello che muore porta con se il sangue dell'indifferenza Quando perdiamo una vita perdiamo per sempre anche un po' di noi stessi pezzo dopo pezzo, goccia dopo goccia".
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