Continuava a perseguitare la ex compagna cremonese: braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento per un uomo residente a Treviso, indagato per stalking
È stata eseguita dalla Polizia di Stato la misura cautelare del divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico disposta dal Tribunale di Cremona nei confronti di un soggetto residente a Treviso, indagato per il reato di stalking commesso nei confronti della ex compagna cremonese.
L’attività di indagine, infatti, era nata dalla querela acquisita dalla Squadra Mobile di Cremona, che aveva approfondito le dichiarazioni della donna, acquisendo le testimonianze delle varie persone informate sui fatti, ossia amici, colleghi di lavoro e parenti.
La situazione della donna, tuttavia, era già nota agli operatori della Questura, tanto che gli operatori della Divisione Anticrimine, nei giorni precedenti, l’avevano sapientemente ascoltata, annotando tutti i vari episodi che, nell’ultimo periodo, l’avevano coinvolta. L’istruttoria amministrativa, infatti, aveva portato il Questore di Cremona, già il 4 dicembre, ad emettere la misura di prevenzione dell’ammonimento ex art. 8 D.L. 11/2009, che, tuttavia, non aveva sortito gli sperati effetti dissuasori.
Nei giorni immediatamente successivi, infatti, l’uomo aveva ripreso le sue condotte persecutorie, tanto che la donna, a quel punto, era stata nuovamente escussa dagli investigatori della Squadra Mobile, che avevano portato alla luce un quadro particolarmente preoccupante, con la ricostruzione di condotte estremamente aggressive e denigratorie, che spesso avvenivano anche davanti ad altre persone.
In svariate occasioni, infatti, l’uomo si era presentato sul posto di lavoro, minacciando i suoi colleghi se non gli avessero detto dove si trovava la ex compagna, arrivando addirittura, in un’occasione, a chiamare tutti gli hotel della città dove la donna si era recata per lavoro al fine di trovarla.
Le condotte dell’indagato avevano cagionato un perdurante stato di ansia e paura, tale da ingenerarle uno stato di serio e fondato timore per la propria incolumità e per quella dei suoi parenti, costringendola a cambiare le proprie abitudini di vita.
La donna, infatti, è arrivata a cancellare i propri profili sui social network, onde evitare le continue e pressanti domande dettate dalla gelosia del compagno e, in più occasioni, a ritornare presso l’abitazione dei propri genitori a Cremona, modificando le proprie abitudini di vita, costretta a chiedere al proprio datore di lavoro di poter lavorare da casa al fine di minimizzare il rischio di incontrare l’ex compagno.
Nella giornata di sabato, pertanto, gli investigatori di Cremona hanno allertato gli operatori della Squadra Mobile di Treviso, che, tempestivamente, hanno rintracciato l’uomo notificandogli la misura cautelare disposta dal Tribunale di Cremona. Nei suoi confronti, inoltre, è stato applicato il braccialetto elettronico.
L’uomo, pertanto, che non potrà avvicinarsi alla donna, alla sua abitazione ed ai luoghi da lei frequentati, attivando altrimenti l’allarme presso la Sala Operativa di Cremona con il conseguente pronto intervento della Polizia di Stato, è indagato per il reato di stalking aggravato dall’essere stato soggetto destinatario di un provvedimento di ammonimento del Questore.
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