12 luglio 2023

Crema, sequestrata una rivendita abusiva di elettrodomestici. Impiegato anche un lavoratore "in nero" percettore di reddito di cittadinanza

I militari della Compagnia di Crema, nell’ambito del dispositivo permanente di contrasto all’abusivismo commerciale predisposto dal Comando Provinciale di Cremona, nei giorni scorsi hanno scoperto e sottoposto a sequestro una rivendita di elettrodomestici completamente abusiva presso cui peraltro era impiegato un lavoratore “in nero” percettore del c.d. “reddito di cittadinanza”.

L’intervento delle Fiamme Gialle, in particolare, è scaturito da una preliminare attività di monitoraggio dei social network, ove il rivenditore, residente da diversi anni in Lombardia, poneva in vendita centinaia di elettrodomestici ricondizionati pur essendo, di fatto, completamente sconosciuto al fisco. In considerazione di tale anomalia, a seguito di mirati accertamenti info-investigativi i militari hanno individuato, in un comune alle porte di Crema, il magazzino ove veniva esercitata l’attività di rivendita, benché in assenza di Partita IVA e di ogni altra necessaria autorizzazione.

Considerata, in particolare, l’assenza dell’autorizzazione comunale all’esercizio dell’attività commerciale, i finanzieri della Compagnia di Crema hanno sottoposto a sequestro l’intera rivendita abusiva ed oltre 330 elettrodomestici, applicando sanzioni amministrative nei confronti del titolare per oltre € 9.400 nonché richiedendo all’Agenzia delle Entrate l’attribuzione d’ufficio di una Partita IVA per i profili tributari. Inoltre le sanzioni amministrative in materia giuslavoristica sono state inasprite in ragione dell’impiego di un lavoratore “in nero” che, al contempo, percepiva il reddito di cittadinanza.

L’azione di servizio testimonia l’impegno quotidianamente profuso nella provincia di Cremona dal Corpo, quale presidio della sicurezza economico-finanziaria, ai fini della repressione dell’abusivismo commerciale e dell’evasione fiscale, costituenti un pericoloso ostacolo allo sviluppo economico del Paese in quanto strumenti di distorsione della concorrenza.


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