24 aprile 2023

Cremona, l'Agenzia Europea per l'Ambiente conferma: l'aria non migliora ed è irrespirabile. Peggio di noi solo due città in Polonia ed una in Croazia

L'aria a Cremona migliora? In tanti si prodigano ad affermarlo, ma l'Agenzia Europea per l'Ambiente dice il contrario. La Pianura Padana si conferma tra le regioni europee con i più alti livelli di particolato (Pm10 e Pm2.5) nell’atmosfera. È quanto emerge dall’ultimo rapporto sull’inquinamento atmosferico dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (Aea), basato su dati definitivi 2021 e preliminari per il 2022 resi noti poche ore fa. Elevate concentrazioni di particolato si riscontrano anche nell’Europa centro-orientale, principalmente a causa dell’uso del carbone per il riscaldamento e la produzione industriale. Il biossido di azoto, le cui emissioni sono causate principalmente dal traffico, caratterizza l’aria di tutte le più grandi città del Continente, mentre alte concentrazioni di ozono interessano soprattutto l’Italia e il bacino del Mediterraneo per via del ruolo dell’irradiazione solare e del calore nella formazione di questo gas. Nonostante i continui miglioramenti, osserva l’Aea, i superamenti degli standard di qualità dell’aria Ue sono diffusi, con concentrazioni ben al di sopra delle ultime raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il 97% della popolazione urbana europea è stata esposta a concentrazioni di particolato fine superiori al livello di riferimento stabilito dall’Oms. Secondo il rapporto dell’Aea, Cremona è tra le città europee con la più alta concentrazione di particolato sottile nell’aria (Pm2.5). Peggio di Cremona, 372esima, fanno solo le stazioni di monitoraggio di Piotrkow Trybunalski e Nowi Sacz, in Polonia, e di Slavonski Brod in Croazia. Padova è 367esima. Bergamo, Piacenza, Brescia e Venezia occupano le posizioni dalla 356 alla 359, Milano la 349. Roma è 257esima, Napoli 241esima. Scorrendo la classifica dal basso in alto, Genova è la prima città italiana con una qualità dell’aria definita accettabile (158° posto). Nello stesso gruppo, Livorno (33esima) e Sassari, con i dati migliori d’Italia, al 16° posto. Faro, in Portogallo, e le città svedesi di Umea e Uppsala sono state classificate come le città con l’aria più pulita nell’Ue. Secondo la stima dell’Aea, ogni anno oltre 1.200 minori in Europa sono vittime dello smog. Il rapporto rileva come il traffico, il riscaldamento e le emissioni industriali siano le principali fonti di smog nei Ventisette Paesi Ue e in Islanda, Norvegia, Svizzera e Turchia. Negli ultimi anni “le emissioni sono diminuite, ma i livelli di inquinamento atmosferico non sono ancora sicuri”, scrive l’Agenzia, raccomandando ai governi politiche specifiche per la protezione di bambini e adolescenti, come la creazione di “zone di aria pulita” intorno alle scuole. Di verde intorno alle scuole nelle aree urbane in Europa al momento ce n’è poco. In media, stando ai dati, poco più del 10% dell’area entro un raggio di 300 metri dalle strutture educative è verde, e solo il 6% è coperto da alberi. Le scuole con i dintorni più verdi tendono ad essere nel Nord Europa. In Italia, in città come Milano, Bari e Napoli meno del 5% dell’area entro un raggio di 300 metri dalle scuole è verde. Va meglio a Roma, Firenze e Bologna, dove la percentuale è tra il 5 e il 10%.


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commenti


Gualtiero Nicolini

24 aprile 2023 09:47

Sindaco responsabile salute pubblica
Prerfetto Presidente provincia procura della repubblica Asl Cosa fate ?
E addirittura c'è chi diceva che eravamo in costante miglioramento È una vergogna

Maria Giovanna Tarquinio

26 aprile 2023 11:41

E che perche' non includono nel danno sull'ambiente le emissioni di CO2 causato degli allevamenti?