Davide Simonetta: “Storie Brevi non è un tormentone estivo, ma una canzone”. L’autore ha scritto pure l’inno dell’Inter
Sono giorni intensi questi per l’autore, musicista, compositore, produttore e arrangiatore Davide Simonetta, impegnatissimo tra il nuovo studio in allestimento a Milano, il matrimonio da preparare con Veronica Ferraro, nuove canzoni da confezionare e strade artistiche innovative, diverse da esplorare. Ah… per non farsi mancare niente, Davide ha pure lavorato al nuovo inno dell’Inter “Ho fatto un sogno”, l’hit nerazzurra cantata da Tananai (grande interista), Rose Villain e Madame. Inoltre, tra le altre, tante, cose da mettere a fuoco, c’è da lanciare “Storie brevi”, il singolo estivo che segna la prima collaborazione di Annalisa e Tananai, brano scritto appunto da Simonetta da Bagnolo Cremasco e Paolo Antonacci (sarà il testimone di nozze di Davide). Bene partiamo da qui…
Sai che intriga un sacco il duetto Tananai e Annalisa?
Non è la classica hit estiva, il tormentone tipico con la cassa dritta, ma è una canzone non stagionale, un po’ anni Settanta, un pochino alla Nick Cave e Kylie Minogue (sinergia musicale di metà anni Novanta, ndr): collaborazione questa che apprezzo un sacco. “Storie Brevi” è un mix di sentimenti che spaziano dalla nostalgia alla riflessione sulla superficialità delle relazioni moderne, passando per una forte connessione tra due persone che, come “gatti neri”, si sentono isolate dal resto del mondo. Sono per così dire in una fase artistica sperimentale, pur restando in ambito Pop ho voglia di cercare altri spunti, di fare cose diverse, di uscire dalla mia comfort zone. Sai che ho collaborato alla realizzazione dell’inno dell’Inter uscito nelle scorse settimane, dopo il ventesimo scudetto interista. Il team nerazzurro è avanti anni luce nel campo della comunicazione.
Annalisa sta scrivendo pagine importanti nella musica italiana. Eppure c’è chi dice che dovrebbe cambiare genere…
La musica è un po’ come il calcio: ne parlano tutti, quindi lasciamoli parlare. Io, lei e Paolo Antonacci pensiamo insieme come fossimo una band e sappiamo cosa fare. E all’orizzonte c’è il suo nuovo album da confezionare. Sta facendo cose straordinarie, incredibili Annalisa. I suoi concerti, da record, risultano tutti sold out e sono caratterizzati da collaborazioni meravigliose, uniche, tipo il duetto con Tananai all’Arena di Verona dove hanno emozionato, cantando, Tango.
Fai ancora avanti indietro sulla Paullese lungo la tratta Milano–Bagnolo e viceversa?
Sì, la campagna cremasca è il mio ombelico del mondo, non riesco a stare lontano da Bagnolo. Entro la fine dell’anno comunque dovrebbe essere pronto il mio studio di registrazione a Milano e sarà uno spazio molto strumentale, cioè con gli strumenti, compresa la batteria, da suonare. Io vengo da quella scuola del resto. Chi segue i lavori mi ha detto che sarà molto simile al quartier general artistico del Maestro Lucio Fabbri, cremasco pure lui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti