17 gennaio 2024

Dopo essere stati sfrattati da una casa di Corso Matteotti, continuavano a spacciare in via Brescia: arrestati due tunisini

Sono state eseguite dalla Polizia di Stato due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due cittadini tunisini, indagati per 14 capi di imputazione per varie violazioni della normativa in materia di stupefacenti e per resistenza a pubblico ufficiale.

L’indagine, avviata dalla sezione Antidroga della Squadra Mobile a fine settembre, ha ricostruito circa 40 cessioni di sostanza stupefacente, perlopiù cocaina, avvenute in uno stretto lasso temporale, sfruttando le abitazioni nella loro disponibilità nei pressi di via Brescia a Cremona.

La prima parte di indagine, infatti, si era sviluppata già quando i due soggetti avevano nella loro disponibilità una casa nei pressi di Corso Matteotti, dove gli investigatori avevano notato un via vai anomalo di soggetti noti per essere assuntori di sostanze stupefacenti. I soggetti erano costantemente monitorati e tenuti sotto controllo anche nei loro frequenti tragitti in altre città della Lombardia e dell’Emilia Romagna.

L’attività di spaccio ha continuato anche quando, costretti a cambiare casa per uno sfratto esecutivo, i due tunisini si sono trasferiti in via Brescia, dove hanno continuato nella loro fiorente attività di spaccio, fino al 13 gennaio scorso, quando gli agenti dell’Antidroga hanno rintracciato uno dei due indagati nei pressi di un esercizio commerciale in via Brescia, fermandolo immediatamente ed eseguendo, nei suoi confronti, la misura della custodia cautelare in carcere disposta dal Giudice per le Indagini di Cremona, su richiesta della Procura della Repubblica.

All’interno della sua abitazione, inoltre, sono state sequestrate ulteriori 20 dosi di cocaina, già suddivise in dosi e pronte per essere cedute.

Il 13 gennaio, tuttavia, non era stato rintracciato l’altro soggetto tunisino, indagato per i medesimi reati. In base all’analisi delle telecamere di videosorveglianza ed alla acquisizione di elementi info-investigativi, gli investigatori avevano il sospetto che l’uomo si trovasse a Salerno, dove, al fine di evitare che potesse imbarcarsi per la Tunisia, era stata allertata la locale Squadra Mobile.

Tuttavia, anche grazie a questa collaborazione tra i due uffici investigativi, l’uomo è rientrato a Cremona, dove ha trovato ad attenderlo una pattuglia della Squadra Mobile, in costante appostamento presso la sua abitazione.

Nella mattinata del 15 gennaio, pertanto, anche nei suoi confronti è stata data esecuzione alla custodia cautelare in carcere; entrambi i soggetti si trovano attualmente ristretti presso la casa circondariale di Cremona, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. 


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