Dopo le 644 firme contro l'impatto della struttura commerciale nell'ex Snum, il Comune media con Despar
Nei giorni scorsi è stata depositata in Comune la petizione relativa alla struttura di via Giordano con 644 firme di cittadine e cittadini di Cremona. Una raccolta spontanea, nata tra alcuni residenti, in segno di protesta per quel blocco di cemento nell'ex Snum che, di fatto, impedisce la vista della città e chiude via Ratti.
L'Amministrazione comunale ha preso in carico le firme e sta cercando una mediazione con Despar per realizzare quelle migliorie che possano rendere meno impattante la struttura. Ecco il comunicato dell'Amministrazione comunale.
"Lunedì sarà inoltrata a Despar Italia che, nel frattempo, è già stata informata. Entro i primi di settembre ci faremo promotori di un incontro tra Despar e una rappresentanza di cittadini firmatari, così che le loro istanze possano essere presentate direttamente e confrontate anche con il progetto originale che già fin da subito prevedeva, nel piano approvato dai tecnici, una copertura estetica al muro attualmente visibile. Per l’amministrazione comunale l’incontro sarà anche occasione per ribadire alla società la necessità di massimo impegno affinché, nella realizzazione del progetto, vagliato a suo tempo dagli organismi competenti e ancora in fase di esecuzione, sia massimo l’impegno sulla struttura e sulla zona nel suo complesso e siano garantite sulla città le maggiori ricadute positive possibili in termini di occupazione e anche di sostegno ad attività sociali".
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commenti
Luciano
6 agosto 2023 18:36
Il progettista deve cambiare mestiere
Gianni
7 agosto 2023 06:35
"L'amministrazione comunale ha preso in carico le firme e sta cercando una mediazione..."
Ridicolo, una presa in giro continua di questo sindaco che prima concede tutti i permessi possibili ed immaginabili a Despar e poi si mette, a giochi fatti, dalla parte del cittadino.
Un comportamento che prende in giro la cittadinanza. Un sindaco che sarà ricordato, male, come cementificatore. Poi costruisce due ciclabili e si spaccia per grande ecologista. Non parliamo dei totem, esteticamente orribili e che si sfaldano come neve al sole. Di questi Ghisalberti vanta che non son costati niente ed effettivamente i materiali sono stati gratuiti. Non dimentichiamoci però che le consulenze per realizzarli sono state pagate! Tornando a Despar e grande distribuzione, gli amici principali del nostro sindaco, per fortuna all'ultimo mandato... è evidente la sua presa di posizione a favore di questi ed a svantaggio dei commercianti locali con un centro sempre più desertificato. Non bastano festa di salame e torrone ed un'orribile istallazione in galleria, ci vuole concretezza ed interesse!
Non scordiamoci poi che nell'arco dei suoi mandati Cremona ha raggiunto il triste primato di città più inquinata d'Italia. Senz'altro è una colpa da non addebitare esclusivamente a lui ma che ne rileva una chiara complicità come per esempio quando non ha mai voluto chiudere il centro con valori esasperanti riguardo alle polveri sottili.
Franguelli Luigi
7 agosto 2023 12:02
Consiglio agli addetti di piantare tutto intorno ALL'ECOMOSTRO 2o 3 file di piante già un po' alte con zolla tigli querce celtis aceri. Fra 2 3 anni non è si vedrà più
Chiara
8 agosto 2023 11:29
L' ecomostro di via Giordano rappresenta una tendenza del costruire contemporaneo ed è cosa che riguarda tutti noi, non solo i residenti Dai nuovi altari delle cattedrali agli edifici commerciali e ai palazzi pare che non si sappia edificare che parallelepipedi quadrati senza bellezza alcuna e fuori contesto
Spesso storti, deformi o spogli, insomma la celebrazione del Brutto. Che avanza come l'ombra nera di Mordor in ogni campo, dalla moda alla pubblicità all'"arte" contemporanea.