Ecco come sarà l'ex Banca d'Italia diventata Palazzo "CorteVerdi" secondo il progetto dello studio Stefano Boeri Architetti, completato entro la fine del 2024
Ora l’ex Banca d’Italia è interamente velata, ma ecco come sarà il palazzo “Corte Verdi” secondo il progetto dello studio Stefano Boeri Architetti, una volta terminati i lavori, la cui conclusione è prevista entro la fine del 2024. Secondo una logica di efficientamento energetico e sostenibilità abitativa, l’intera superficie di copertura è occupata da pannelli fotovoltaici. Perfettamente integrati con le cromie dei tetti del centro storico cittadino, i pannelli sono in grado di coprire un elevato fabbisogno energetico dell’edificio. Senza variare l’altezza dell’edificio, il progetto arricchisce il Palazzo di un piano. Dei cinque piani fuori terra, quattro sono adibiti a residenza, mentre nel seminterrato e nell’interrato, troviamo comodi box e parcheggi. Gli ingressi pedonali sono 3, su Via Boldori, su Corso Vittorio Emanuele II e su Via G. Verdi e garantiscono, per i residenti, privacy, riservatezza e tranquillità.
Con lo scopo di preservare l’immagine originaria, il Palazzo conserva la loggia che incornicia la sommità della struttura. Ricavata dalla demolizione del volume interno al Palazzo, la corte è un’ampia superficie verde, uno spazio elegante e confortevole dove assaporare, in pieno relax, l’armoniosa connessione con la natura. L’originario rivestimento esterno, in lastre di grandi dimensioni di pietra rosa, viene impreziosito attraverso serramenti e imbotti che ne esaltano l’eleganza e lo stile. Ripensate per accogliere nuovi spazi aperti dove vivere piacevoli momenti di relax, le facciate interne si arricchiscono di logge e terrazze. Un sistema di vasi lineari continui, apposite fioriere e vasche integrate alla facciata, assicura a ogni soluzione abitativa uno spazio verde ricco di arbusti e rampicanti, in armoniosa continuità con la nuova corte verde interna. Protetto in parte dalle due ali del palazzo, ricavato dall’abbattimento del volume interno alla corte, dove un tempo sorgevano gli sportelli e la sala d’attesa della banca, lì oggi troviamo il cuore verde del progetto.
Un tema fondamentale, che impreziosisce l’edificio, risale le pareti della facciata interna e va ad arricchire con arbusti e rampicanti le logge e i terrazzi. Il verde è curato da AG&P greenscape, laboratorio di fama internazionale con oltre 30 anni di esperienza, che si è occupato tra l’altro della progettazione del verde dell’iconico Bosconavigli a Milano. Elemento architettonico che arricchisce l’esperienza abitativa e disegna un confine ideale tra il palazzo e tutto ciò che gli sta intorno, il verde della corte dona al paesaggio urbano circostante contenuti estetici e ambientali.
Nelle fioriere integrate alle facciate trovano dimora diverse combinazioni di piante fiori ed essenze, studiate e concepite insieme all’edificio stesso dalle molteplici proprietà benefiche. Le aree verdi, curate da agronomi specializzati, saranno realizzate in modo da garantirne crescita e conservazione attraverso tecniche e accorgimenti volti a limitare al minimo gli interventi di manutenzione. Il suggestivo giardino e le preziose fioriere saranno collegate ad un impianto di irrigazione a ciclo integrato che, attraverso il recupero delle acque piovane, garantirà il corretto sviluppo delle essenze e consentirà di utilizzare l’acqua di prima pioggia come risorsa sempre disponibile. A supporto dell’impianto, se necessario, un pozzo irriguo, privato ed esclusivo dedicato a Palazzo CorteVerdi, contribuirà alla manutenzione del verde.
Se i 1.000 mq di aree verdi migliorano la qualità dell’abitare in termini di bellezza, salute, clima e tranquillità, i pannelli fotovoltaici, che interessano l’intera copertura dell’edificio, sono in grado di coprire un elevato fabbisogno energetico, riducendone l’impatto ambientale e attribuendo al Palazzo la classe energetica A. Una soluzione innovativa e unica per un edificio storico e in pieno centro. Il colore dei pannelli è stato appositamente campionato, a partire dalla copertura originaria, per garantire la perfetta integrazione del sistema nel contesto del centro storico cittadino. Anche la cura e la manutenzione del verde del Palazzo sono state pensate con particolare riguardo alla riduzione dell’utilizzo delle risorse. A tale scopo Palazzo CorteVerdi è dotato di un innovativo sistema di recupero delle acque piovane per l’irrigazione che permette la gestione delle ampie
aree verdi salvaguardando consumi e risorse.
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commenti
Michele de Crecchio
13 dicembre 2023 23:09
Anche questa volta firmato dall'"archistar" di turno, si va realizzando l'ennesimo sgarbo alle coperture, un tempo così piacevolmente uniformi, che da secoli caratterizzavano il centro cittadino. Chissà quale soluzione ci verrà propinata per rendere ad uso commerciale privato anche il porticato verso piazza Stradivari, da più di mezzo secolo aperto al libero transito dei cittadini e che, largo come è, sarebbe di certo utilissimo per ricoverarvi le biciclette!
Daniro
16 dicembre 2023 14:13
Ottimo articolo da Real Estate per un edificio che è un bene venga restituito alla Città anche se il porticato probabilmente verrà privatizzato. Per il resto un intervento di recupero non certo per tutte le tasche in un centro storico sempre meno popolato e sempre più appannaggio di residenze privilegiate e di attività che tendono a monopolizzare gli spazi pubblici come luoghi di consumo e non di cittadinanza.