Ecco la lettera del Comitato contro la demolizione dell'ospedale al D.G.: incontro lunedì. Mandata anche a Fontana, Signoroni, Galimberti e Mannino
Concisa, non polemica ma allo stesso tempo chiara. Inviata per conoscenza anche al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, a quello della Provincia di Cremona Mirko Signoroni, al sindaco Gianluca Galimberti e al direttore generale dell'Ats Salvatore Mannino. E' la lettera che i rappresentanti del Movimento contro la demolizione del vecchio ospedale e la costruzione del nuovo hanno mandato al dg della ASST (Azienda socio sanitaria territoriale), Giuseppe Rossi, chiedendo di incontrarlo lunedì prossimo. Rossi, come si sa, ha subito accettato.
“Egregio direttore, come certamente avrà appreso dagli organi di stampa, a Cremona il Movimento per la riqualificazione di quello che comunemente viene chiamato ospedale Maggiore, dal mese di luglio - si legge nella missiva - è impegnato in una raccolta firme a sostegno di una proposta alternativa a quella contenuta nel protocollo d'intesa, sottoscritto da lei e da altri soggetti istituzionali nel luglio 2021, per la realizzazione di un nuovo ospedale”. Per poi continuare: “Se del suddetto protocollo condividiamo alcune parti della sua premessa, (come quella che recita: 'La promozione e la tutela della salute sono fattori determinanti per il benessere della persona, la qualità della vita ma anche la sostenibilità del sistema sanitario nelle sue diverse componenti strutturali ed organizzative articolate nell'ambito territoriale di riferimento'), non condividiamo la conclusione cui perviene, quella di abbattere il vecchio ospedale per edificarne un altro”. Quindi, “considerato che come cittadini e utenti della struttura ospedaliera riteniamo di avere il diritto di essere ascoltati”, i mittenti chiedono al destinatario “la disponibilità ad incontrarci l'11 settembre” anticipando che “in quell'occasione le consegneremo le firme raccolte”. Da sottolineare la conclusione: “La presente richiesta viene inviata per informazione anche alle altre 'parti' firmatarie del protocollo, che ci auguriamo siano altrettanto disposte a incontrarci. In particolare, il presidente Fontana e il sindaco Galimberti. Ringraziamo per l'attenzione e restiamo in attesa di cortese riscontro”. Come detto, il “riscontro” c'è stato.
I promotori della campagna, stavolta sulla piattaforma change.org, ringraziano le persone che hanno aderito alla mobilitazione on line “per il vostro impegno” e, annunciando l'incontro con il dg Rossi, commentano: “Siamo quindi giunti a un momento cruciale. Confidiamo di convincere il direttore generale a valutare seriamente la nostra petizione con la forza delle firme raccolte”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
commenti
Paolo
7 settembre 2023 19:39
Una struttura più bassa e funzionale con la demolizione di quell'obbrobrio sarebbe anche un toccasana paesaggistico con il rilancio di San Sigismondo e il paesaggio rurale dei dintorni
Giorgio
8 settembre 2023 11:40
Io abbatterei l'esistente senza costruire nulla, con la nuova autostrada andremo in ospedale direttamente a Mantova in 35 minuti!
harry
8 settembre 2023 09:13
Anche i giardini pubblici avrebbero bisogno di strutture più basse e meno impattanti a beneficio dello sky line del centro di Cremona, considerati i grattacieli a 10 piani che vi sorgono insieme alla torre di ferro di via Cadolini.
Quindi, perché non abbatterli? Ne guadagnerebbe la vista di Cremona per o turisti e non solo dal Torrazzo e dalla periferia.