Einaudi, scuola di qualità: “medaglia” per l’eccellenza al corso alberghiero
L'IIS "L. Einaudi" è una scuola di qualità. Parola di CSQA, il nuovo ente certificatore di Thiene (Vicenza), subentrato a IMQ Group di Milano. Il bollino di conformità ai requisiti della norma ISO 9001:2015 è arrivato puntuale anche nel 2024, corredato da un giudizio alquanto lusinghiero e da una menzione speciale per l’indirizzo Enogastronomia ed Ospitalità alberghiera. A riportarli con tanto, comprensibile orgoglio all'attenzione del collegio dei docenti è stata la referente Giulia Beduschi. Ma guai a porre la questione in termini puramente formali con lei, che se n'è occupata con passione e con una dedizione vicina all'abnegazione per ventitré annualità, attraversando diverse dirigenze. Giulia Beduschi bacchetta con fermezza chi coglie soltanto l’aspetto ragionieristico dell’operazione e puntualizza con convinzione: "Non si tratta semplicemente di misurare o di controllare: occorre integrare le azioni dei singoli, con l’obiettivo di raggiungere risultati funzionali per l’intera collettività. A tale scopo, è importante responsabilizzare il personale e monitorare il lavoro sia a livello individuale che nella sua globalità. Dal 1998/1999, tredici scuole elementari, medie e superiori della provincia hanno lavorato in rete, con la volontà di migliorare l’organizzazione, far crescere la cultura della valutazione, superare l’autoreferenzialità, mettere in comune esperienze e metodologie. Oggi, il progetto viene portato avanti da tre realtà scolastiche. Per quanto ci riguarda, il merito è pure dell’attuale preside Nicoletta Ferrari, che, come i suoi predecessori, ne ha compreso a fondo il significato ed il valore intrinseco ed ha fornito il suo pieno appoggio”. Di sicuro, si tratta di una procedura alquanto onerosa, che obbliga ad apporre il marchio CSQA su qualunque documento, a passare sotto la lente ogni ambito, angolo, verbale, firma e che dura settimane. La prassi prevede persino interviste ai professori al di fuori dell’orario di servizio e la visione accurata dei loro registri di classe. In alcuni periodi, il quartier generale di via Bissolati e le due succursali vengono insomma ribaltati come dei calzini, per individuare, attraverso vere e proprie ispezioni - i cosiddetti audit -, falle da correggere ed aspetti positivi, su cui investire ancora di più. Sinora, tutto è filato liscio. Il verificatore Mauro Parmagnani ha promosso a pieni voti il sistema di gestione delle varie sedi, “dotate – così recita il rapporto – di strumenti tecnologici di primissimo livello”. Il contesto organizzativo viene definito “buono”, gli insegnanti sentiti sono apparsi “competenti, collaborativi ed altamente motivati”. Dulcis in fundo, il plauso al comparto della ristorazione, che “si è dimostrato un ‘fiore all’occhiello’, applicando pienamente, oltre a quanto considerato, l’HACCP (Analisi dei rischi e dei punti critici di controllo) - quest’ultima non oggetto di approfondimento -, con una attenzione ai dettagli davvero notevole”.
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