Gino Ruggeri, il cittadino che diede avvio al risarcimento Tamoil, scrive ai capigruppo perché le decisioni sull'utilizzo dei fondi passino in Commissione Ambiente
Gino Ruggeri, il cittadino cremonese che diede il via, 13 anni fa, al riconoscimento del risarcimento Tamoil per l'inquinamento prodotto costituendosi parte civile in sostituzione del Comune di Cremona, ha scritto ai capigruppo in Consiglio comunale (Rosita Viola, Andrea Segalini, Riccardo Merli, Roberto Poli e Maria Vittoria Ceraso). Ecco la sua lettera.
"Sono il cittadino cremonese che il 7 giugno 2012, nel corso del processo penale di primo grado a carico della Tamoil si è presentato davanti al giudice dichiarando di costituirsi parte civile in nome proprio ma in sostituzione della persona offesa Comune di Cremona.
Con sentenza n. 1117/2018 la Corte di Cassazione, nel condannare in maniera definitiva il responsabile dell'ex raffineria Tamoil per disastro ambientale, ha confermato la provvisionale risarcitoria di un milione di euro liquidata a favore dell'Amministrazione Comunale, sin dal primo grado di giudizio, a seguito dell'azione popolare esercitata dal sottoscritto.
Il Consiglio Comunale, con deliberazione n. 15 del 19 marzo 2019, ha deliberato il conferimento del riconoscimento civico “Medaglia d'oro Città di Cremona” al sottoscritto per aver intrapreso l'azione popolare “a difesa della comunità cremonese e per la salvaguardia dei diritti della collettività e il rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini nel processo a carico dei dirigenti dell'ex Raffineria Tamoil”.
In data 14 dicembre 2023, a seguito dell'azione giurisdizionale in sede civile avviata dal Comune di Cremona nei confronti dei soggetti responsabili degli atti di inquinamento ambientale, veniva definito l’accordo che attribuiva al Comune di Cremona la somma di 1,4 milioni di euro a titolo di risarcimento per danni patrimoniali e non patrimoniali, portando a un totale di 2,4 milioni di euro le somme accantonate. Su tali somme il Consiglio Comunale, nella seduta del 10 aprile 2019, ha disposto di determinare il vincolo di destinazione finalizzato ad interventi in campo ambientale stabilendo anche di ottimizzare la destinazione a favore di tutta la collettività dei fondi in questione mediante l’istituzione di una apposita Commissione di valutazione delle proposte e degli interventi progettuali in ambito ambientale.
Appreso dagli organi di informazione che il prossimo 26 marzo l' ufficio di Presidenza del Comune di Cremona proporrà al Consiglio Comunale di disporre delle risorse derivanti dai risarcimenti ottenuti a seguito dei processi, penale e civile, promossi nei confronti della Tamoil, per la realizzazione di interventi di decoro urbano nelle zone del centro e la riqualificazione del verde urbano.
A mio parere il vincolo di destinazione della somma di 2,4 milioni di euro introitati dal Comune di Cremona andrebbe invece mantenuto, tenendo conto dell'alto valore simbolico, civico e politico che il risarcimento Tamoil rappresenta, destinando tali risorse alla realizzazione di progetti ambiziosi ed innovativi in ambito ambientale, capaci di qualificare in modo significativo e permanente la nostra città evitando che vengano disperse in interventi di mera manutenzione e riqualificazione dell’esistente. E' inoltre opportuno individuare nella Commissione Ambiente l'organo preposto alla raccolta delle proposte tecniche che potrebbero essere presentate dagli stakeholders (università, imprese, associazioni ambientaliste ecc.) e che possano essere valutate coinvolgendo la cittadinanza tutta.
Per questi motivi mi rivolgo a Lei per invitarla ad una ulteriore riflessione prima di assumere una decisione che può avere gravi conseguenze per la comunità cremonese. Forse è meglio fermarsi un attimo, ripensare a quello che ha significato per la nostra città l'aver subito il più grave disastro ambientale della sua storia recente e prendere atto della spontanea mobilitazione dei cittadini cremonesi che in queste ore, a centinaia, stanno sottoscrivendo la petizione popolare al Sindaco per il vincolo delle risorse derivanti dalla vertenza Tamoil da destinare a progetti ambientali di ampio respiro.
Mi appello a Lei perché il futuro del risarcimento Tamoil non sia compresso in una decisione fulminea attorno a una delibera dell'ufficio di presidenza bensì l'oggetto di un dibattito ampio, democratico e partecipato che deve ancora iniziare.
Sono infine disponibile ad incontrarla de visu per un ulteriore approfondimento della vicenda.
Gino Ruggeri
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