Giunta da Betlemme la “Luce della Pace”. L'iniziativa, riuscita nonostante la drammatica situazione in Terra Santa, grazie agli scout del Masci illuminerà comunità, case e parrocchie
Dalla chiesa di San Girolamo di via Sicardo, a Cremona, sabato 16 dicembre, al calar della sera, una processione di luci è partita per arrivare fin sotto la Bertazzola del Torrazzo, in un momento di preghiera e condivisione. Un segno di pace non nuovo per la città e il territorio che quest’anno assume un significato ancora più particolare: quella luce, simbolo di pace, che da anni gli scout diffondono nel mondo attingendo dalla fiamma che in modo perenne arde nella grotta della Basilica della Natività, a Betlemme, quest’anno più che mai vuole illuminare nel segno della pace. A partire dal Medio Oriente, da dove a fatica è partita, riscaldando il cuore di tutti perché il mondo intero possa ritrovare la pace: in tutti quei luoghi di conflitto sparsi nel mondo, ma anche nella quotidianità di ciascuno.
L’iniziativa è stata organizzata come consueto dagli Scout adulti del Masci, che con costanza e dedizione si impegnano ogni anno a far giungere la “Luce della pace di Betlemme” sul territorio per accendere un contagioso diffondersi di luce che coinvolge parrocchie e gruppi, luoghi istituzionali, senza mai tralasciare i luoghi di sofferenza, come ospedali, case di riposo e di cura e raggiungendo anche chi è in carcere.
«Il bisogno di pace si sente ancora più forte in questi mesi – spiega Elisabetta Manni Rodini, responsabile della comunità Masci Cremona 1 –. Lo scout austriaco è riuscito anche quest’anno ad attingere alla fiamma a Betlemme». E prosegue: «La pace è un cammino complesso, complicato, non è una cosa che si risolve velocemente. Serve dialogo, serve che tutte le parti comunichino per un bene comune. La pace comincia da noi, comincia dalle piccole cose, dallo sforzo personale. Il nostro modello di riflessione deve fondarsi sulla riflessione e sul dialogo, che parte dalla propria casa, fino ad arrivare alla propria parrocchia e alla nostra comunità”.
“Fare Pace rende felici” è il motto che accompagna quest’anno la distribuzione della Luce della Pace di Betlemme. Un augurio che quest’anno è ancora più forte dopo un viaggio che ha condotto la luce anche in Italia attraversando due continenti, 10 Paesi, coprendo più di 3.700 chilometri. Un viaggio in Italia e nel resto d’Europa: il treno partito da Trieste ha raggiunto Milano e Bologna. Fra le tappe anche Brescia, dove gli scout del Masci Cremona1 e Cremona2 hanno attinto la fiamma per portarla all’ombra Torrazzo. Analogamente, da Treviglio, hanno fatto i gruppi Masci della Bergamasca, portando la fiamma anche alle comunità della Zona pastorale 1 della Diocesi.
«Costruire esempi di Pace in questo momento storico, in questo mondo che sembra aver perso questo valore, diventa un dovere, ma anche una gioia che porta serenità – spiegano dal Masci di Cremona –. È compito di tutti noi lavorare e difenderlo giorno dopo giorno».
Dopo un momento di raccoglimento e preghiera che si è tenuto nella chiesa di San Girolamo, la comunità scout si è spostata davanti alla Cattedrale, dove sotto la Bertazzola ha condiviso il prezioso dono che porta con sé il messaggio di pace e fratellanza del Vangelo a quanti volessero.
E a sancire inequivocabilmente il bisogno di pace, proprio in piazza del Comune, la Luce della pace di Betlemme ha incontrato la fiaccolata che, partita da Palazzo Cittanova è passando per le vie della città, è giunto fino al Duomo chiedendo pubblicamente l’immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.
Il viaggio della Luce della pace di Betlemme nei prossimi giorni continuerà nelle comunità, nelle case e ovunque ci sia qualcuno pronto ad accoglierla, nei luoghi dove più c’è bisogno del calore e dell’amore del Signore, portando il più autentico segno del Natale. (www.diocesidicremona.it)
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