Il blocco di cemento nell'ex Snum per il supermercato tra via Giordano e via Cadore arriva in Consiglio comunale
Dopo i malumori dei residenti, i silenzi dell'Amministrazione comunale, le accuse dell'opposizione arriva in consiglio comunale l'interrogazione presentata il 16 giugno 2023 da consiglieri comunali vari (primo firmatario Carlo Malvezzi) sul nuovo edificio situato nel comparto denominato ex Snum posto tra le vie Giordano, Cadore, Ratti e Mosa. Sarà l'occasione per conoscere finalmente il pensiero dell'Amministrazione comunale per un'opera legale, ma certamente impattante in una zona come quella dell'ex Snum vicino ai resti delle antiche mura.
Malvezzi e C. tra l'altro interrogano non solo sull'impatto della nuova costruzione e sulla sua qualità (che non tiene conto del contesto) ma anche sulla viabilità già critica nella zona.
Sulla struttura in cemento chiede inoltre se: "L'Amministrazione comunale ritiene che nel caso dell'edificazione in oggetto siano stati rispettati i "principi regolatori" contenuti all'interno della strumentazione urbanistica del Comune di Cremona? E più in particolare, l'Amministrazione Comunale ritiene che:
-siano state correttamente valutate le modalità di aggregazione e inserimento della nuova costruzione rispetto ad altre costruzioni già presenti nel contesto urbano di riferimento?
-la tipologia edilizia adottata sia rispettosa dì quelle già presenti o caratterizzanti il contesto?
-l'edificio in oggetto sia stato correttamente inserito rispetto alla altimetria dei fronti, facendo riferimento alle altezze degli edifici circostanti esistenti?
-l'orientamento dei fronti verso gli spazi pubblici o d'uso collettivo, in rapporto alle linee di orientamento dei fabbricati che determinano, sia corretto?
-le coperture del manufatto siano state previste in modo adeguato con riferimento alla tipologia, all'inclinazione, ai materiali ed al colore delle coperture già presenti nel contesto considerato?
-i caratteri architettonici e compositivi dell'edificio con riferimento particolare ai volumi (semplici o articolati) ed ai prospetti (rapporto pieni/vuoti, moduli, materiali, colori), siano compatibili col contesto?
-gli elementi di delimitazione degli spazi privati siano coerenti con quelli esistenti nelle aree attigue?
-in termini generali siano stati adottati criteri utili al perseguimento della qualità architettonica e alla valorizzazione del contesto urbano?
2. L'Amministrazione comunale ha valutato approfonditamente anche la compatibilità funzionale ed ambientale dell'edificazione in oggetto relativamente agli aspetti viabilistici, di carico e scarico delle merci tenuto conto della vicinanza delle abitazioni?
3. Considerato il nuovo carico veicolare che una struttura commerciale di quelle dimensioni porterà, l'Amministrazione intende accompagnare questa trasformazione con la presentazione di un progetto concreto e completo di crono-programma e finanziamento adeguato dell'assetto viabilistico di via Giordano e via Cadore?"
Vedermo quali saranno le risposte della Amministrazione.
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commenti
Enrico
7 luglio 2023 10:08
Ah, se glielo dovessero far demolire...
Antonella
7 luglio 2023 18:23
Sarebbe una cosa meravigliosa e che ridereee , magari lo facessero!!! 👍👏👏👏🤪🤪🤪
Pasquino
7 luglio 2023 11:50
Un altro che si sveglia ora a cose fatte
Ma mi faccia il.piacere !
Graziano
7 luglio 2023 15:58
Come sempre, chiudono i cancelli quando i buoi sono già scappati.
Mariateresa
7 luglio 2023 19:05
Approvo in pieno la richiesta di spiegazioni all'Amministrazione comunale!
Mi auguro che questo scempio ambientale e culturale venga demolito (a prescindere dalla sua "legalità" dovuta - credo - al fatto che i piani regolatori li fa il Comune adeguandoli alle proprie esigenze).
Se anche non sarà demolito, mi auguro che queste giuste e sacrosante proteste servano ad evitare in futuro simili interventi non rispettosi dell'ambiente e del contesto storico cittadini.
Ultima osservazione: c'era proprio necessità di un altro.supermercato? (poi ci si lamenta se i negozi chiudono)
michele de crecchio
8 luglio 2023 22:14
Personalmente dubito che il terreno, essendo interessato da acque pubbliche, sia legalmente edificabile: in ogni caso sarebbe interessante conoscere il testo integrale del parere espresso dai non pochi enti interessati (autorità idraulica, soprintendenza, commissione paesaggio ecc.).