19 dicembre 2023

Il mini restyling delle galleria del Corso e Kennedy si è rivelato un flop. Altre chiusure e pochissimi attraversamenti dei pedoni

E' stato un flop il restyling delle gallerie coperte di Cremona. Un tentativo velleitario di rilanciare in centro città due realtà in piena crisi: la Galleria del Corso che mette in comunicazione corso Campi con piazza Roma e la Galleria Kennedy che collega corso Garibaldi con via Goito e da qui via Palestro. Una ripulita, qualche murales non bastano di certo a far rivivere realtà in piena crisi, tanto è vero che dopo "il rilancio" altri negozi là sotto hanno chiuso i battenti. 

La Galleria del Corso si chiamava alla fine del 1960 "Passaggio dei Giardini" e cambiò il proprio nome tre anni dopo, il 17 dicembre 1963 (cioè sessant'anni fa). Dopo la Galleria 25 aprile è stata, in ordine cronologico la seconda galleria cittadina. Un tempo bei negozi vi si affacciavano con marchi famosi. Purtroppo la crisi cominciata alla fine degli anni Novanta non si è di certo attenuata con il mini-restyling voluto dal Comune. Anzi, altri negozi hanno chiuso. Basta passare sotto la Galleria o proseguire lungo il porticato che si affaccia su piazza Roma per notare le vetrine spente. Ha chiuso da diverse settimane "Dulcemania", il locale, in cui domina il colore rosa. Sono state tolte le macchine del caffè, parte degli arredi: l'impressione è quella di abbandono. Purtroppo anche l'idea comunale di riciclare nelle vetrinette la mostra già vista di Ernesto Fazioli è stata alquanto improvvisata. Alcuni esercenti in zona ci mostrano i cartelloni appoggiati storti all'interno delle vetrinette, quasi a dimostrare di voler fare qualcosa ma senza grande cura. Ferma per ora l'idea di realizzare delle porte per rendere quella del Corso una sorta di Galleria commerciale. In altre città vicine, per rilanciare le gallerie hanno pensato a mercati coperti o luoghi di incontro per hobbisti (mercatino dei dischi, dei giocattoli, del "fai da te" o alimentari).

Lo stesso vale per la Galleria Kennedy. Un po' di pulizia, qualche decorazione e poco altro. Attraversarla mette tanta tristezza: abbandono, quasi nessuno a percorrerla, illuminazione scarsa. Anche in questo caso il tanto sbandierato restyling si è rivelato ben poca cosa e dal punto di vista commerciale l'immobile è un vero disastro. Partendo da corso Campi, con una conversione destrorsa sbocca in via Goito e dove adesso c'è la bruttissima piazza Coppetti un tempo c'era il Supercinema. Il nome di Galleria Kennedy venne attribuito sotto l'impulso emotivo della notizia dell'uccisione del 35° presidente degli Stati Uniti avvenuto il 22 novembre 1963 solo tre settimane dopo il delitto. 

Nelle foto di Gianpaolo Guarneri (FotoStudioB12) le due Gallerie (del Corso e Kennedy), deserte e con molte saracinesche abbassate


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commenti


Pasquino

19 dicembre 2023 10:24

Il centro storico è morto e sappiamo perché

Paolo Pugnoli

20 dicembre 2023 13:33

In qualità di cotitolare del negozio Orientart e interpretando il comune sentire dei colleghi esercenti di Galleria del Corso, tengo ad esprimere il mio-nostro dissenso rispetto al tenore del vostro articolo.
La mia famiglia gestisce da 50 anni il negozio Orientart. Alla luce di quanto scritto e a fronte di un confronto tenuto questa mattina con i gestori delle boutique vicine, riteniamo che il contenuto dell’articolo sia profondamente lesivo nei confronti dell’immagine delle nostre attività che, nonostante il degrado circostante, investono energia, denaro e creatività per far crescere e sostenere costante visione imprenditoriale e senso di rinnovamento.
Cremonasera si definisce giornale libero nato per parlare del territorio e della sua gente, ma risulta evidente che la critica soggettiva nei confronti della dimensione politica locale emerge come tratto distintivo nella vostra missione comunicativa. Le nostre attività sono concretizzazione della nostra ricerca, delle nostre storie famigliari, della nostra missione professionale e non meno del nostro costante impegno. Assistere alla divulgazione di un testo corredato da fotografie che inquadrano parzialmente (in linea con il contenuto della polemica) gli spazi descritti, è un grave danno all’immagine di ciò che ci impegniamo quotidianamente a difendere e sostenere.
Si parla, (in una ripetizione peraltro contenuta nel primo paragrafo) di realtà in piena crisi, sviluppando poi il testo in un giudizio che tocca chiaramente la qualità e l’offerta delle attività che caratterizzavano, in un passato che conosciamo probabilmente più di voi, essendo il nostro un negozio storico inaugurato nel 1973, lo spazio della Galleria del Corso.
A prescindere dalla vostra libertà espressiva nei confronti di una direzione politica che non vogliamo considerare perché troppo impegnati a salvaguardare e tutelare lo sforzo profuso costantemente nelle nostre attività, ritengo che comunicare realtà del territorio consacrandosi a quella retorica della lamentela in perfetto stile cremonese, non sia solo del tutto inutile ai fini di un miglioramento, ma in caso di comunicazione faziosa e parziale come questa, sia anche totalmente dannosa e irrispettosa nei confronti di chi non rientra tematicamente nell’oggetto descritto all’interno del testo che avete divulgato attivandone l’immediata diffusione.
In attesa di informazioni circa l’identità dell’autore, propongo un confronto chiaro e chiedo che venga posto concretamente un rimedio al danno provocato.
Distinti saluti

Manuel

21 dicembre 2023 05:00

La comunicazione potrebbe anche essere faziosa, ma bisogna smentirla con i fatti, non con la carta bollata. Se osservo un ambiente degradato, una deriva che non convince, posso esprimere? Devo prima commissionare un sondaggio a commercianti e residenti?
Sembra di veder replicare il bavaglio di Meloni alla cronaca giudiziaria.
Avanti di questo passo, se osserverò una nuvola addensarsi sopra piazza del comune, me ne guarderò bene dal divulgare, pure al cellulare: metti caso che qualcuno decida di non bagnarsi il cappottino o scivolare coi tacchi a spillo...

Eros

20 dicembre 2023 14:20

Ricordo bene le gallerie negli anni 80 !! Negozi ben gestiti da commercianti molto capaci ... vi era anche la gelateria excelsior gestita da aldo ! Era sempre piena ..estate ed inverno .. i giardini erano ben curati e le persone passeggiavano volentieri ! Fasti di un passato che non puo' piu tornare ! La gente e' x
Cambiata , il commercio si e' trasformato ! L'economia e' a rotoli! Peccato !!